Giovedì 12 e venerdì 13 giugno 2025, presso l’Hotel Torre Cintola di Monopoli (BA), si è tenuto l’annuale Congresso Gipea: due giornate di networking e aggiornamento professionale, con interventi che hanno permesso di approfondire gli scenari di mercato, gli andamenti economici e le prospettive future del settore grafico, cartotecnico e trasformatore, ma anche temi legati all’innovazione tecnologica e all’AI, tra sfide e opportunità.

Congresso Gipea: la prima giornata

Dopo la consueta Assemblea privata dei Soci Trasformatori, il Congresso si è aperto con i saluti del Presidente Assografici Carlo Montedoro: “I gruppi di specializzazione hanno un ruolo fondamentale. Sappiamo che il settore delle etichette autoadesive sta affrontando diverse difficoltà, e ci impegniamo a lavorare al fianco di Gipea per trovare le migliori soluzioni”.

Ha fatto seguito il Presidente Gipea Stefano Salvemini: “Di fronte agli scenari di grande incertezza nei quali ci troviamo ad operare, dobbiamo saperci reinventare, costruire strategie di reazione e coltivare la nostra resilienza. Il futuro del nostro settore si costruisce oggi, e si costruisce insieme”.

Il Congresso è proseguito con l’intervento di Luca Mauri, Technical Manager T&K Srl, che ha condiviso i principali e più comuni errori nell’osservazione de colore nella stampa e ha approfondito le linee guida UNI 3664 sulla corretta osservazione del colore nel settore grafico.

Il mercato europeo e internazionale

A seguire Vito Giurazza, membro del Board FINAT, ha guidato i presenti in una lettura dell’andamento del mercato europeo: “Dopo il crollo del mercato del 2023, legato prevalentemente ai temi del Covid e del superstocking, oggi siamo tornati a un livello new normal, ma con un mix profondamente diverso. L’Italia, negli ultimi tre anni, è però passata dal rappresentare l’11% del mercato europeo, al 13%”. Cosa aspettarsi, dunque, dal futuro? “I temi che dovranno essere al centro dell’attenzione per le imprese del nostro settore sono: l’innovazione, la sostenibilità, la gestione della competitività, la gestione delle competenze e dei processi, l’attenzione alle reazioni dei clienti alla volatilità del mercato”.

Carlo Amenta, Professore Associato di Scienze Economiche, Aziendali e Statistiche dell’Università degli studi di Palermo, ha approfondito la direzione delineata dall’UE per aumentare la competitività delle imprese, con un focus sulle linee guida più recenti.

Con Giada Messetti, a conclusione della prima giornata, l’attenzione si è invece concentrata sul ruolo della Cina nello scenario internazionale: “La Cina sa che avere la leadership tecnologica oggi significa avere la leadership mondiale e si sta muovendo in questa direzione. La politica imprevedibile di Trump sta aiutando inoltre la Cina a presentarsi come un partner coerente e affidabile. D’altro canto, l’economia cinese non si è ancora del tutto ripresa dal Covid: da questa condizione derivano diverse problematiche interne da gestire”.

La seconda giornata

La seconda giornata del Congresso Gipea si è aperta con l’analisi degli sviluppi legislativi europei in materia di competitività, sostenibilità e imballaggi a cura di Francesca Stevens, Segretario Generale Europen. “Chiediamo di avere regolamentazioni che si basino su dati scientifici, e che tengano conto della necessità di tornare a essere competitivi sui mercati internazionali. Ricordando che non può esserci competitività senza un mercato unico europeo”.

Focus sul forfait

Il Congresso è proseguito con un focus dedicato a un tema di grande attualità per il settore, sul quale l’Associazione ha negli ultimi mesi operato con molta attenzione e dedizione. Come noto agli etichettifici, Conai – Consorzio Nazionale Imballaggi ha recentemente rivisto le modalità di calcolo per la procedura forfettaria del Contributo Ambientale sulle etichette. In sintesi prevedendo un forfait diverso sul fatturato relativo ad ogni materiale (carta, plastica e alluminio), correlato al rispettivo CAC in procedura ordinaria e con la conseguenza che quello sul fatturato relativo all’immesso in commercio di etichette autoadesive in plastica si incrementerà a regime (2026) fino a quasi 20 volte rispetto al 2024.

Il Segretario del Gipea e Vicedirettore di Assografici Italo Vailati ha riepilogato ai presenti il fondamentale ruolo del Conai e del sistema consortile in Italia. Il Consigliere Gipea Alberto Ghiotto ha ricordato perché, fin dai primi anni duemila, è stata prevista la procedura forfettaria che, quando adottata, consente ai produttori di etichette di assolvere “alla fonte” al CAC, anziché riversarlo in fattura sugli utilizzatori, come avviene ordinariamente per tutti gli altri imballaggi. Il Vicepresidente Gipea Gianni Olivieri ha spiegato come, date le nuove procedure di calcolo, quella forfettaria non sia più sostenibile per le aziende produttrici di etichette (il contributo arriva a pesare il 2% sul loro fatturato, quando in media le aziende del settore hanno risultati di marginalità del 4%) e come quindi Gipea e Assografici abbiano interloquito con il Conai per segnalare tale situazione e per chiederne una revisione.

Grande attesa per le decisioni di revisione sul forfait 2025 che potrebbero essere confermate dopo il prossimo CdA del Conai e forte soddisfazione per la contestuale riapertura di un tavolo di lavoro per ridefinire le regole dal 2026 in avanti. Gipea e Assografici ringraziano il Conai per la sensibilità dimostrata a un problema reale denunciato dai consorziati e per essersi aperti al dialogo. Ora l’impegno associativo si riverserà sul tavolo di lavoro per il quale Gipea, forte e confortata dal positivo dialogo, chiede la massima collaborazione da parte delle aziende associate.

Interventi e tavole rotonde

L’innovazione tecnologica è stata invece al centro degli interventi di Corrado La Forgia, Vicepresidente con delega alla Transizione Ecologica e Tecnologica di Federmeccanica, e di Patrick Vreven, Director of EMEA Business Development per CERM. La Forgia ha posto l’accento, in particolare, sull’importanza di una domanda: “Perché adottare le nuove tecnologie?”. Ha affermato: “Solo con la “testa d’opera” generiamo manodopera efficiente. Il nostro Paese ha grandi opportunità di sviluppare quella creatività che può davvero fare la differenza nel contesto mondiale, ma dobbiamo liberare il tempo necessario per poterla sviluppare e mettere in pratica, e la tecnologia può aiutarci a farlo”.

“Perché” è anche la domanda al centro dell’intervento di Patrick Vreven: “Avrete certamente notato la tendenza di questi ultimi anni: la quantità per ordine e il tempo di produzione diminuiscono, e allo stesso tempo la variabilità e la complessità dei prodotti aumentano. Questa tendenza si traduce in più lavoro per lo stesso team, con molti compiti ripetitivi nella preparazione degli ordini e nella prestampa. Con strumenti di gestione e di automatizzazione specifici per il settore delle etichette e del packaging è possibile abbattere questi ostacoli, efficientando la produzione”.

Il Congresso è stato arricchito anche da un focus di Alessandro Bestetti e Martina Corradi, rispettivamente Regional Business Manager for Italy e Marketing Manager for Italy & Iberia per HP Industrial Printing, dedicato alle innovazioni del settore per la stampa e alle visioni

L’evento si è concluso con una tavola rotonda moderata dal Presidente Gipea Stefano Salvemini, per fare una sintesi finale sui principali temi trattati e sintetizzare i punti chiavi da portare a casa dal Congresso, al dibattito hanno partecipato: Corrado La Forgia – Vicepresidente con delega alla Transizione Ecologica e Tecnologica di Federmeccanica, Enrico Righetti – Consultant CERM, Patrick Vreven – Director of EMEA Business Development CERM, Roberto Sofia – HP Industrial Printing Labels & Packaging Business Italy e Luca Mauri – Technical Manager T&K Srl.