Grazie alla collaborazione fra Studia.Bo e Acimga, che fornisce alle imprese associate una molteplicità di rapporti specializzati per prodotti e aree di sbocco, Converting offre ai lettori una selezione di dati e analisi di mercato esclusivi e aggiornati, relativi alle economie più interessanti per le aziende export oriented. Questa volta ci focalizziamo su quel mercato delicato e importante che è la Russia.

Il mercato russo ha avuto negli ultimi anni pesi diversi nell’ambito dell’economia. Questo in generale, ma anche per il comparto dell’Industria Grafica. Dopo una prima parte dello scorso decennio con crescite particolarmente accelerate, negli anni più recenti le importazioni di macchine da stampa e cartotecniche del mercato russo hanno evidenziato dinamiche meno favorevoli. Se analizziamo i risultati delle importazioni totali 2017 per comparto, il mercato russo è risultato solamente al 24° posto nel ranking dei mercati mondiali per le importazioni di macchine da stampa, mentre meglio è andata se si considerano i dettagli di peso delle importazioni per il paese rispetto ai diversi comparti industriali.

La figura sovrastante mette ben in evidenza come, ad esempio, il valore delle importazioni di macchine per converting, o per legatoria o cartotecnica vede la Russia attorno al 16esimo- 17esimo posto nel mondo, mentre ad esempio il comparto Macchine e materiali per la preparazione delle forme è posizionato al 9° posto nel ranking mondiale, con attese di andamenti positivi delle vendite nel periodo 2018-2021. Dalla stessa tabella si possono leggere i tassi di variazione medi annui delle importazioni per i singoli comparti. Oltre alla positiva tendenza delle Macchine e materiali per la preparazione delle forme si vede come solo un altro comparto ha il segno + per le previsioni 2018-2021, ed è quello delle Macchine per converting. In flessione invece i valori negativi di variazione media anno su anno che hanno subito le macchine per legatoria e le macchine da stampa a partire dal 2009, dopo gli anni di boom rappresentati dal periodo 2001-2008 (che avevano indici di crescita a due digit per tutti i comparti).

L’import dall’Italia

Se abbandoniamo l’analisi complessiva delle importazioni che interessano il mercato russo e ci concentriamo invece sulle importazioni dall’Italia possiamo osservare che proprio il mercato del converting è quello su cui si possono poggiare le migliori aspettative per le nostre aziende. In un mercato che vede questo comparto crescere nel valore delle importazioni dello 0,6% medio annuo da qui al 2012, l’Italia sembra poter giocare un ruolo importante, visto che per le macchine da converting è invece previsto un tasso di crescita di esportazione verso il mercato russo pari al +2,7%. In tabella 4 troviamo infatti una dettagliata descrizione delle dinamiche relative alle esportazioni dall’Italia verso la Russia per i singoli comparti industriali. L’Italia ha una media di quota di mercato pari al 7,7% con una punta massima proprio per le macchine di converting (dove raggiungiamo l’11% del valore) e il minimo del 2,4% per le macchine e materiali per la preparazione delle forme. Se le macchine di converting vedono un futuro di potenziale crescita, diversa è la situazione per quanto riguarda le macchine per cartotecnica, che dopo una costante crescita anno su anno dal 2001 al 2017, iniziano invece a vedere segni di decrescita, pur rimanendo la quota di importazione italiana pari al 10% del volume globale in ingresso in Russia.

Uno sguardo di dettaglio

Nelle tabelle sottostanti possiamo andare ad osservare i trend delle importazioni complessive della Russia nelle diverse merceologie. L’andamento rispecchia per tutti i comparti quanto riportato ad inizio articolo: gli anni attorno al 2011-2012 e 2013 sono stati gli anni di massimo sviluppo del mercato degli acquisti interno, con un andamento che ha premiato sia i produttori esteri di macchine di converting sia quelli di macchine per la cartotecnica. Per il converting l’anno migliore è stato il 2011, quando il valore delle importazioni ha toccato quasi i 300 milioni di euro, seguito l’anno dopo dai circa 250 milioni di euro delle macchine per legatoria. Oggi l’economia russa ha riportato i valori del mercato a livelli più bassi, anche se ancora nel 2017 l’importazione di macchine per il comparto grafico ha pesato per circa 680 milioni di euro, 53 circa dei quali ad appannaggio dei fornitori e costruttori nazionali.

La flexo ci vede leader

Un discorso specifico va fatto per quanto riguarda le macchine da stampa flexo. Sono le ultime due tabelle che ben dimostrano il valore specifico della Russia per questo mercato. La prima mostra come ci sia una stabilità di investimenti medi superiori ai 50 milioni di euro per le macchine flexo, con un paio di picchi negativi nel 2009 e nel 2015, che hanno però visto immediata ripresa negli anni successivi. Le importazioni di questo segmento risultano pertanto particolarmente elevate e fanno del mercato russo il 4° mercato a livello mondiale dopo USA, Mexico e Polonia. Mercato importante a livello complessivo, ma ancora più importante se guardiamo agli interessi di casa nostra. Nell’ultima tabella vediamo infatti come tra i principali paesi competitor nelle vendite del 2017 l’Italia abbia rappresentato il Paese con le migliori performance, superando la concorrenza di Germania (secondo posto) e Spagna (sul terzo gradino).

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