Ogni anno, con questo materiale, in Italia vengono prodotti quasi 6,6 miliardi di metri quadri di superficie. È il cartone ondulato, uno dei materiali da imballaggio più sostenibili in circolazione (9 imballaggi su 10 vengono recuperati ogni anno), duttile, resistente ed estremamente versatile. Caratteristiche che ne fanno il packaging ideale per la protezione e il trasporto dei prodotti, e che diventano certezza di risultati grazie a GIFCO, il Gruppo Italiano Fabbricanti Cartone Ondulato, che il 19 e 20 maggio dà appuntamento a tutti i suoi associati a Roma, per il meeting annuale di bilancio delle attività svolte nel 2016.

Per due giornate al Cavalieri Waldorf Astoria Hotels & Resorts si farà il punto sullo stato dell’arte del comparto italiano del cartone ondulato, che nel 2016 ha registrato una produzione nazionale complessiva – in superficie – di 6.573.500.000 metri quadri (in peso 3,7 milioni di tonnellate), con una crescita dell’1,8% sul 2015.

A conferma dello stato di salute del settore, il fatturato delle aziende che lo compongono ammonta a circa 3,8 miliardi di euro. A dispetto di un contesto economico nazionale non sempre roseo, l’industria del cartone ondulato si mantiene dunque stabile e in forze, garantendo occupazione a circa 15 mila addetti.

Con il bilancio 2016 si chiude il quarto risultato positivo consecutivo negli ultimi anni”, dichiara il presidente di GIFCO, Amelio Cecchini. “La crescita produttiva è una conferma di come il nostro sia un comparto in salute, veicolo fondamentale per l’industria italiana, con un ruolo fondamentale nella valorizzazione dell’export e nella competitività del prodotto made in Italy. I segnali positivi non si arrestano: nel primo trimestre 2017, infatti, la produzione in metri quadri è cresciuta del 3,8% rispetto ai primi tre mesi del 2016.”

Oggi nel nostro Paese 9 imballaggi su 10 sono prodotti dalle aziende associate a GIFCO. E l’Italia si conferma ancora il principale produttore di cartone ondulato a livello europeo, dopo la Germania.

GIFCO associa 70 stabilimenti che producono cartone ondulato e 353 scatolifici. In Italia, quasi la metà della produzione nazionale di cartone ondulato si concentra tra Lombardia (che con una quota del 23,7% si conferma nel 2016 la regione più produttiva), Emilia-Romagna e Marche (che insieme rappresentano il 22,9% della produzione nazionale). Seguono come aree produttive il Triveneto (17,2% di quota di mercato), Toscana (14,1%), Sud e Isole (8,9%), Lazio-Umbria-Abruzzo (7,2%) e in coda Piemonte-Liguria-Valle d’Aosta (5,9%)

Guardando ai settori merceologici, l’alimentare (ortofrutta, prodotti freschi e lavorati, bevande, pesci, carni e polli) risulta ancora la destinazione primaria di questo materiale, con una quota di mercato in crescita che si attesta al 58,3%. Il restante 41,7% delle scatole in circolazione nel 2016 è stato utilizzato dai comparti non food, dagli elettrodomestici all’edilizia, dall’industria metalmeccanica a quella farmaceutica, dall’arredamento, all’igiene, al cosmesi e la pulizia per la casa ecc. Da segnalare, nello sviluppo del comparto del cartone ondulato, il peso sempre più rilevante delle vendite online.

“L’e-commerce è un settore fondamentale per lo sviluppo della nostra filiera, laddove il cartone ondulato è il packaging per eccellenza per le spedizioni dei beni acquistati online”, sottolinea il presidente di GIFCO.

Il cartone ondulato è il materiale da imballaggio naturale ed eco-sostenibile per eccellenza. Negli anni l’impegno dei produttori associati a Gifco si è concentrato progressivamente verso la riduzione dell’impiego di materie prime: il peso medio del cartone ondulato è oggi di 566 grammi per metro quadro, quando nel 2000 era di 605 grammi.

Questo comparto può vantare anche un altro importante pregio: essere un attore fondamentale nel circolo virtuoso del riciclo di carta e cartone. Oggi l’80% degli imballaggi prodotti dalle aziende associate a Gifco è realizzato con carta riciclata. A loro volta gli imballaggi giunti a fine vita sono riciclabili nella loro totalità: grazie al lavoro di Comieco, il consorzio nazionale per il recupero e il riciclo degli imballaggi a base cellulosica, ogni anno in Italia l’89% degli imballaggi di carta e cartone vengono avviati a recupero, l’80% a riciclo.

La fibra vergine viene prodotta secondo politiche di forest management certificate da enti internazionali come PEFC e FSC, che garantiscono una gestione sostenibile delle risorse naturali. Per ogni albero tagliato per produrre cartone ondulato vergine ne vengono infatti piantati tre.