Cinque innovazioni di design circolare nel palmarès della nona edizione di Ecopack, il Bando CONAI per l’ecodesign. Sul podio innovazione e amore per l’ambiente in una nuova annata da record per il Bando, che dalla sua nascita (nel 2014) ha visto aumentare ogni anno le adesioni: 383 casi presentati, contro i 326 del 2021, da aziende italiane che hanno rivisto i loro imballaggi per renderli più sostenibili e ridurne l’impatto sull’ambiente. Cinque super-premi che hanno usato almeno una delle sette leve di prevenzione, ossia incentivi di innovazione circolare capaci di rendere un pack più green (riutilizzo, facilitazione delle attività di riciclo, utilizzo di materiale riciclato/recuperato, risparmio di materia prima, ottimizzazione dei processi produttivi, ottimizzazione della logistica, semplificazione del sistema imballo).

Riutilizzo, nuove tecnologie, facilitazione del riciclo, uso di materia riciclata ed e-commerce

Collistar Spa vince per la leva del riutilizzo. Ha cambiato la trousse della sua cipria Impeccable prevedendone una ricaricabile, con scocca in plastica riciclata; in plastica riciclata anche la ricarica. Un intervento che ha ridotto di quasi il 60% le emissioni di CO2, e che ha più che dimezzato i consumi sia idrici sia energetici.
A Collistar va anche la menzione speciale da parte di Legambiente.

Di Mauro Officine Grafiche Spa premiata per l’uso di nuove applicazioni o tecnologie. La busta da 25 kg di mangime per pesci, destinato agli allevatori nel canale B2B, sostituisce il vecchio multi-strato accoppiato in poliammide e polietilene con un nuovo film mono materiale in polietilene. Ridotti così di oltre 40 punti percentuali sia le emissioni di CO2 sia i consumi di acqua.

Fiorini International Spa sale sul podio per la facilitazione delle attività di riciclo. Il suo imballaggio per la pasta Antico Pastificio Umbro si trasforma da poliaccoppiato carta e polipropilene in mono-materiale carta: diventa così 100% riciclabile nella filiera carta, e la sua produzione ricuce sensibilmente la CO2 immessa in atmosfera.

Magic Pack Srl trionfa per l’uso di materiale riciclato. Il suo vassoio in polistirene espanso destinato al contatto con alimenti, prima composto da solo materiale vergine, è stato ridisegnato per essere prodotto con il 27,4% di XPS riciclato. Tagliati di circa il 10% sia i consumi di acqua e di energia sia le emissioni di CO2.

Infine, Selex Spa si piazza in top-five ancora per l’uso di nuove applicazioni o tecnologie. Per la sua confezione di mozzarella abbandona il film multistrato in poliammide e polietilene e opta per un film monopolimero in polipropilene. Una modifica che riduce lo spessore dell’imballaggio e abbatte del 4% il suo peso.

Menzione speciale per l’ottimizzazione di un imballaggio nel settore e-commerce a Rotomail Italia Spa, che per la spedizione di prodotti editoriali ha sostituito scatole di cartone ondulato in dimensioni predefinite con scatole su misura per il prodotto contenuto in cartone 100% riciclato, chiuso senza nastro adesivo ma solo attraverso l’incastro delle varie parti della scatola fermate da colla. Il risparmio di materia prima è pari al 36%, cui si somma un 34% di riduzione degli scarti.

Il totale dei casi premiati, quest’anno, è di 243 (lo scorso anno furono 185): oltre ai cinque super-premi, infatti, sono state riconosciute da CONAI altre 238 innovazioni che hanno reso un imballaggio più green. Questi 238 casi si sono spartiti i restanti 450.000 euro del montepremi.

In generale, l’attenzione verso un uso efficiente delle risorse si conferma una strada che sempre più imprese del nostro Paese decidono di seguire. Gli imballaggi prodotti sono sempre più leggeri: il risparmio di materia, infatti, si impone come la leva di ecodesign più diffusa. Ma sempre più frequenti sono anche i casi di packaging realizzati con materia riciclata; un aumento già registrato nel 2021, confermato dall’edizione 2022.

«Siamo molto soddisfatti nel vedere che, ogni anno, le aziende italiane ci presentano sempre più casi di imballaggi rivisti in chiave sostenibile», commenta il presidente CONAI Luca Ruini. «Ho sostenuto e seguito la nascita del Bando nove anni fa, e il successo di questa nuova edizione è per tutti noi nuova conferma di quanto sia importante valorizzare le buone pratiche e renderle esempi da imitare. Progettare un imballaggio non è semplice: parliamo di un’attività complessa che, se ben fatta, può sicuramente aiutare a rendere meno forti gli impatti che un pack avrà sull’ambiente nel corso del suo ciclo di vita. L’ecodesign, inoltre, permette di ridurre i consumi energetici e di anidride carbonica: ecco perché, in questo momento di crisi energetica oltre che climatica, è importante provare a tutelare il pianeta anche attraverso questo strumento. Le aziende premiate lo hanno fatto.»

Si stima che gli interventi di ecodesign premiati abbiano portato riduzioni dell’11% dei consumi di acqua, del 22% di consumi di energia, e del 29% di anidride carbonica. Tutte le candidature sono state analizzate attraverso l’EcoTool CONAI (www.ecotoolconai.org), che permette di calcolare, grazie a un’analisi LCA semplificata, gli effetti delle azioni di eco-design attuate dalle aziende sugli imballaggi attraverso una comparazione prima-dopo in termini di risparmio idrico, energetico e di riduzione delle emissioni di CO₂. La lista completa delle aziende premiate, così come lo strumento di analisi dei benefici ambientali, è stata verificata dall’ente terzo di certificazione DNV.

A selezionare i cinque super premi per l’innovazione circolare è stato un Comitato Tecnico Allargato composto da Laura Badalucco dell’Università IUAV di Venezia, Silvia Barbero del Politecnico di Torino, Claudia Chiozzotto di Altroconsumo, Barbara Del Curto del Politecnico di Milano, Daniele Faverzani di Legambiente, Clara Giardina dell’Università di Bologna e Stefano Lavorini di ItaliaImballaggio.