L’ultimo giorno della prima edizione di Print4All si è chiuso con  tanto movimento sugli stand. Arrivederci alla prossima edizione, tra tre anni, nel 2021!

DEC IMPIANTI

Ha funzionato: abbiamo incontrato sia potenziali sia clienti consolidati – italiani e dei mercati vicini – e abbiamo chiuso dei contratti, anche in fiera.” Il giudizio “a botta calda” di Andrea Formigoni, contitolare di DEC Impianti è assolutamente positivo. “Siamo stati indecisi se partecipare e infine abbiamo deciso perché Print4All è l’unica fiera italiana e noi deteniamo la quasi totalità delle quote del mercato nazionale: non potevamo mancare. Infatti, abbiamo incontrato tutti i nostri clienti, in un contesto a misura d’uomo, dove in un giorno o due si riescono a vedere tutte le tecnologie, senza dover pianificare lunghi viaggi – e questo è stato apprezzato. Penso proprio che la rifaremo.”

Print4All è stato l’occasione per presentare il nuovo tipo di impianto di abbattimento VOC, installato per ora solo sul mercato turco. Formigoni ne parla come di una rivoluzione tecnologica sia a livello di performance sia riduzione dei costi operativi, in grado di ridurre ulteriormente l’impronta ambientale e aumentare il ritorno dell’investimento.

EDIGIT

Avanti anche sul piano della comunicazione, Enrico Parisini non ha voluto mancare un’occasione così ghiotta per stupire gli ospiti e ha presentato il gestionale più completo della software house emiliana – in grado di proiettare l’intero flusso di lavoro del converter in dimensione Industry 4.0 – tramite un video 3D di grande efficacia. Ha contribuito a far capire dei prodotti non facili da spiegare e a catalizzare l’attenzione dei visitatori. Stand sempre pieno.

HP

Top management al gran completo e tutte le soluzioni più avanzate (inchiostri compresi) allo stand della multinazionale americana, che a Print4All ha fatto branding, promozione e anche diversi buoni affari in diversi settori applicativi. In risposta a orientamenti della domanda a cui lo sviluppo tecnologico funge da “facilitatore”: “In fiera”, commenta a titolo di esempio il Country Business Manager per l’Italia, Antonio Maiorano, “si conferma l’interesse per la 12000 HD: una macchina a foglio in formato 50×70, nata per il commercial printing e ora sul mercato nella sua terza release con nuove funzionalità che aprono all’utilizzatore prospettive inedite. Le principali sono la stampa ad alta definizione e la capacità di lavorare substrati diversi con spessori fino a 450 micron. Grazie a questo, molti nostri clienti attivi nel commercial printing si stanno aprendo al folding carton inaugurando attività da cartotecnica: un’opportunità che interessa moltissimo e sta attirando su questa macchina l’attenzione degli operatori.”

IMECO

Print4All per noi è stata una bella piattaforma per presentare i nostri prodotti e la nuova sede aziendale, occasione di incontri e foriera di buoni sviluppi da approfondire. Abbiamo visto i key account italiani e molti prospect, anche internazionali (segnatamente da Spagna e Ucraina), per noi importanti perché fra i progetti di sviluppo figura anche l’incremento dell’export diretto.” In Imeco si registra grande positività. Dopo una decina d’anni di assenza dalle scene fieristiche, nelle attese del costruttore milanese di sistemi di combustione si mischiavano considerazioni positive e qualche esitazione. L’azienda è nata nel settore del printing e del converting, dove ancor oggi realizza una buona metà del giro d’affari, e negli ultimi anni sta registrando un’accelerata della crescita, in Italia e all’estero, sostenuta da un piano importante di investimenti. Vi rientrano la nuova sede, più grande, efficiente e produttiva, e alcuni progetti di R&S che implementano sistemi di automazione di ultima generazione aprendo nuove prospettive e funzionalità. Da seguire.

INGLESE

Fornitore di riferimento per le Arti Grafiche e importatore esclusivo per l’Italia delle lastre Torelief, Inglese Srl ha portato in fiera una novità assoluta: la “piccola” della gamma Werosys per la stampa ibrida e il finissaggio. Presenta tutte le caratteristiche di automazione e prestazioni avanzate delle macchine più grandi, in dimensione compatta e entry level. Una delle soluzioni più interessanti in fiera: da vedere!

LOHMANN

La voglia di fiera era evidente; i visitatori sono arrivati numerosi e interessati – dall’Italia e dall’estero; in più abbiamo toccato con mano la bontà di una fiera di filiera collocata nel più ampio contesto sinergico dell’Innovation Alliance. E non solo per i visitatori, ma anche per espositori multi mercato come noi: oltre al grande stand a Print4All, dove abbiamo presentato concetti e idee nuovi per gli stampatori, con uno spazio più piccolo, dedicato agli altri settori di sbocco dei nostri prodotti – automotive, elettrodomestici, beni di consumo, edilizia eccetera – con un riscontro estremamente positivo.” Paolo Festa, responsabile di Lohmann Italia, esprime soddisfazione senza riserve per una piattaforma dove il messaggio aziendale è stato rilanciato con efficacia: “Abbiamo mostrato ai nostri clienti che usando un prodotto di alto livello possono ottenere risultati migliori, fare di ogni lavoro un capolavoro. Anche perché non ci limitiamo a vendere prodotti per il montaggio dei cliché ma forniamo soluzioni per tutto ciò che sta attorno, affrontando ogni lavoro come un insieme di elementi e azioni coerenti”.

OPEN AGE

Vincenzo Benincasa, amministratore unico di Open Age afferma: “La fiera è andata esattamente come ci aspettavamo quando l’abbiamo progettata per presentare le nuove lastre flessografiche con sviluppo ad acqua che stiamo lanciando con Suritomo. Gli operatori sono arrivati, abbiamo anche concluso delle vendite, dunque non posso che essere soddisfatto”. Open Age nasce alla fine del 2006 nel mondo offset, per iniziativa di persone con un’esperienza trentennale maturata in grandi aziende multinazionali del settore. Più che azienda di rappresentanza può essere qualificata come azienda di importazione: “Importiamo da quasi tutti i paesi del mondo – Giappone, Germania, Corea, Cina… – determinati prodotti per le Arti Grafiche nel mondo offset foglio e, dal primo gennaio 2018, anche per la flexo. Allo stand sono passati non solo clienti e potenziali italiani ma anche molti stranieri, in particolare da Benelux, Spagna, Francia. Ed è stato importante, perché se il nostro raggio d’azione relativamente ai prodotti offset è il mercato italiano, commercializziamo quelli flessografici a livello internazionale”.

TRESU

Gianni Amendola, branch office manager di Tresu (gruppo danese specializzato nella costruzione di camere a racla e altre attrezzature per la stampa flexo) lo dichiara con tranquillità: Grafitalia non si svolgeva da tantissimi anni e gli espositori non sapevano cosa aspettarsi. Invece è andata bene, anzi benissimo, tanto che anche i manager della casa madre, “scesi” in forze per valutare il mercato e la fiera, sono rimasti positivamente impressionati. E sono tornati a casa progettando per la prossima edizione uno stand più grande e maggiore impegno. Entrando nel merito, è stata positiva l’affluenza e la “qualità” dei visitatori, con progetti che sicuramente andranno in porto e altri da sviluppare. Molto gradite le nuove camere in carbonio e tutta l’offerta di ancillary per la stampa flexo. Sullo sfondo la netta ripresa del mercato italiano e lo sviluppo di un’azienda che negli ultimi anni cresce fra il 20 e il 30%, anche grazie all’apertura del grande mercato statunitense.