PGS- Pool Graphic Service esordisce come network di imprese in grado di istallare, revisionare e riparare macchine da stampa e converting. Ma anche, e sempre più, di proporre sistemi completi up to date per la cartotecnica, dei marchi migliori.

Per anni il padre e poi il figlio hanno lavorato nel service di assistenza tecnica della KBA e, quando il grande costruttore tedesco di macchine da stampa ha esternalizzato le competenze, hanno strutturato un circuito di microimprese complementari, specializzate nelle diverse lavorazioni della mec­ca­nica, elettronica, carpenteria ecc.
Poi, alla fine dell’anno scorso, non hanno rinnovato il rapporto di esclusiva per potersi rivolgere all’intero mercato e integrare l’attività di assistenza con quella di distribuzione di macchine per il post printing, con le relative apparecchiature ausiliarie e consumabili, proponendosi ai converter come interlocutore unico e completo. È questo il percorso dei Dalla Pozza che a inizio 2013 – con Ivan – ha portato alla nascita di PGS –  Pool Graphic Service, una rete di aziende che comprende Nuova KBN (assistenza specializzata), Kilobyte Service (elettrica ed elettronica, controlli, software), M.G.T. Meccanica Grafica Torinese (montaggi, traslochi, revisioni e pulizia di macchine da stampa di ogni marca) e D.P.O. (montaggi e automazioni industriali, costruzioni meccaniche speciali, carpenteria pesante).


Duopress presenta un’innovativa struttura a due stazioni che esegue, in un unico passaggio, laminazione con oro a caldo, fustellatura e pulitura dei fogli. Proposta come alternativa compatta, prestante e conveniente ai più ingombranti e complessi impianti, è declinata in sei modelli, l’ultimo dei quali, da 1.060×760 mm, con una velocità di punta di 6000 copie/h che, moltiplicate per due teste, danno un’effettiva produzione di 12.000 impressioni/h. Masterwork Machinery Co. ha depositato più brevetti su scala internazionale e ne detiene i diritti di produzione in esclusiva fino al 2028.

MK1060MF è la fustellatrice che meglio si adatta alle esigenze delle cartotecniche italiane: compatta, silenziosa, semplice da usare, con velocità di 7.700 fogli/ora e con un formato carta di 760×1060, ben si configura con gli attuali formati delle macchine da stampa: fustella carta a partire da 70 g, cartoncino teso e cartone accoppiato/ondulato fino a 4 mm. Con una forza di taglio di 320 t, unica per questo formato, si pone ai livelli massimi di produttività. Certificata CE, può essere integrata con una ricca varietà di accessori secondo le esigenze del cliente.

Le case rappresentate
PGS si caratterizza, dunque, per la completezza delle competenze e delle proposte. Inoltre, è rappresentante in esclusiva per Italia e Svizzera di Masterwork Machinery Co., il più grande costruttore in Cina di macchine per la cartotecnica e il converting, oltre che di altre imprese orientali con produzioni complementari, fra cui figurano DLG-Shanghai Dragon Printing Machinery Co. (accoppiatrici e verniciatori fuori linea), HG-Wenzhou Hengtong Printing & Packaging Machinery Co. (finestratrici) e Semigo Graphic Machinery Manufacturer Co. (sistemi di taglio da bobina a foglio).
«Qualche anno fa – racconta Ivan Dalla Pozza, amministratore unico e managing director del gruppo – siamo stati a una fiera di settore, a Shanghai, alla ricerca di macchine a valle della stampa che fossero all’altezza dei nostri standard qualitativi e produttivi. Siamo partiti direttamente dal più importante, ovvero Masterwork Machinery Co., e siamo stati fortunati: conoscevamo già il responsabile delle vendite all’estero, Ken Farnsworth, e lui conosceva la nostra esperienza e la nostra capacità tecnica. Abbiamo guardato “dentro” le macchine, apprezzato la qualità del progetto e dei componenti (le migliori marche dell’elettronica avanzata), visitato l’azienda, e infine siglato l’accordo. Essere i rappresentanti di Masterwork Machinery Co. ci ha poi facilitato il contatto con altri produttori orientali dello stesso calibro, che cercano PGS coscienti del vantaggio di presentarsi come partner di un’impresa di quel livello, e ora stiamo gradualmente completando il nostro portafoglio».

La fiducia è una cosa seria
«Ora stiamo integrando le soluzioni destinate alle piccole cartotecniche con quelle per le imprese medio-grandi – spiega Franco Sala, direttore vendite PGS – in modo da poter seguire le aziende italiane in un momento difficile come questo con tutti gli strumenti necessari. In parallelo, abbiamo integrato tutte le lavorazioni complementari, dallo sviluppo di codici Braille alle interfacce con la prestampa, e lavoriamo per tenerci al passo con le nuove tecnologie».
«Con queste premesse – continua il manager – possiamo convincere l’utilizzatore italiano della bontà delle nostre proposte: la fiducia che i nostri clienti ci accordano, guadagnata sul campo come service KBA, è la chiave che ci ha permesso di superare la diffidenza verso le macchine prodotte in Cina».
L’approccio al mercato della PGS si impernia, dunque, sulla qualità delle proposte ma è indubbio che la leva del prezzo giochi un ruolo importante. «Oggi – sostiene Dalla Pozza – con questo genere di offerta è possibile proporre al cliente un prodotto nuovo e di qualità mantenendo il prezzo del ricondizionato».

La diffidenza verso il Made in China è dunque superata? «Dipende dal prodotto», precisa l’imprenditore, che aggiunge: «Le macchine cinesi in funzione in Italia sono tantissime, soprattutto nel sud ma non solo; se volessi azzardare una stima, in mancanza di statistiche ufficiali, ipotizzerei una su tre… E  non si tratta certo sempre di prodotti di basso livello. Due esperienze recenti ce ne danno conferma ulteriore. La prima riguarda l’expertise e la rapidità di risposta di un ottimo costruttore cinese di macchine digitali, a cui abbiamo fatto notare il gap negativo fra la sua precisione di messa a registro e quella del main competitor occidentale: quando l’ab­biamo rivisto il suo nuovo sistema automatico aveva una tolleranza di 0,015 mm, contro i 0,2 mm della migliore concorrenza internazionale. La seconda, recente, riguarda invece una fustellatrice cinese di prima generazione, acquistata da un nostro cliente trent’anni fa e tutt’ora in produzione, senza guasti e senza fermi. Sull’evoluzione della tecnologia cinese, dunque, non abbiamo dubbi e, personalmente, scommetterei che fra non molto troveremo proposte di qualità anche fra le macchine da stampa, nonostante siano incomparabilmente più sofisticate e “difficili”. Dopo un’attenta ricerca di mercato abbiamo deciso di dare fiducia a MK – Masterwork Machinery Co., ormai componente reale del mercato europeo». 

Qualità orientale per la cartotecnica

Con un fatturato di oltre 100 milioni di dollari e 800 addetti, una sede a Tianjin nei pressi di Pechino e uno stabilimento moderno, perfettamente organizzato, Masterwork Machinery Co. è il primo costruttore cinese di macchine per il converting (fustellatura, laminazione, piega-incolla, controllo qualità, stampa a bobina e fustellatura in linea), per tutti i tipi di carta e cartone.

La Cina, dove nasce nel 1995, rappresenta il suo primo mercato di sbocco, al servizio di produttori di imballaggi per alimenti, farmaci, sigarette ed elettrodomestici, ma cresce rapidamente in tutto il mondo: Europa (est e ovest) con Turchia e Medio Oriente, Americhe e India, Australia e, naturalmente, il Far East, Giappone compreso.
In Europa Masterwork Machinery Co. ha una filiale diretta e il magazzino ricambi in Inghilterra, dove operano il marketing e una rete di tecnici qualificati; il Gruppo PGS è stato di recente nominato rappresentante esclusivo per Italia e Svizzera, inoltre assicura l’assistenza tecnica a livello internazionale con personale qualificato ed esperto.
A Converflex-Grafitalia 2013, dove PGS ha esposto in demo live la fustellatrice automatica MK1060MF, Ken Farnsworth, General Manager del Trade Department, l’ha presentata come «Un’impresa moderna, che progetta e costruisce ottime macchine, affidabili e dalla lunga vita, con un management dinamico e fortemente orientato all’innovazione tecnologica (sfociata, da ultimo, nell’innovativa Duopress). Grazie a queste caratteristiche la sua offerta sta incontrando un’accoglienza positiva anche su mercati più sofisticati: in Europa, per esempio, è presente dal 2008 e continua a crescere al ritmo del 15% annuo».

Dall’entry level alla fascia media – In Cina Masterwork Machinery Co. è leader di mercato, serve le più grandi aziende di packaging e annovera fra i suoi clienti imprese con stabilimenti da 150 macchinari MK.
«Masterwork Machinery Co. è seconda a livello mondiale per quote di mercato – dichiara inoltre Ken Farnsworth – con un notevole parco installato. L’azienda produce 45 macchinari ogni mese ed è in continua crescita; siamo partiti con l’offerta entry level e ora stiamo ampliando la gamma alla fascia media, con la tecnologia più avanzata, a prezzi decisamente competitivi come da richiesta del mercato attuale. Nel proporre le macchine di questa società siamo agevolati da una “testa d’ariete” come la Duopress: innovativa, avanzata e affidabile, fa da apripista alla vendita delle altre soluzioni MK, aiutandoci a conquistare quote nel packaging di qualità che, notoriamente, rappresenta la fascia di mercato con le migliori prospettive di sviluppo».