I 170 iscritti allo scorso Flexo Day Sud confermano l’interesse per la flessografia e per l’incontro di aggiornamento organizzato da Atif. Sul palco dei testimonial, Olio Dante a fare il punto su criticità e soluzioni della stampa di imballaggi.

Salerno, 20 marzo. Il presidente Atif, Sante Conselvan  ha aperto i lavori facendo “il punto” sul settore dell’imballaggio.  
Stefano d’Andrea, Emilio Gerboni e Roberto Margarolo si sono poi alternati nella già sperimentata “lezione” sugli aspetti che determinano la resa dell’inchiostro in fase di stampa (flexo, ovviamente).
Dopo di loro hanno parlato Lukas Pescoller, esperto di ottica e sistemi di misurazione per arti grafiche, e Davide Deganello, chiamato a illustrare alcune applicazioni in grado di assicurare un grado elevato di risparmio energetico, trasformando i fabbricati industriali in vere e proprie centrali di produzione di energia pulita.
Nulla di meno per il Flexo Day Sud di quest’anno, che ha richiamato un pubblico numerosissimo (circa 170 registrazioni) e interessato.
Il convegno – edizione meridionale dell’incontro milanese di novembre – ha dunque aggiornato sulle tecniche e le tecnologie, offrendo informazioni esaustive su come affrontare correttamente alcune fasi critiche della lavorazione.  
 
Nel pomeriggio i “testimonial”, con in testa Sergio Lepore di Olio Dante: un buyer che per la stampa flexo del proprio packaging ha allestito (scelta controcorrente!) un reparto interno. Lepore ha esaminato soprattutto le fasi di ideazione, progettazione e realizzazione del packaging, mettendo in luce le criticità e le soluzioni in grado di rendere più efficiente il processo.
Dopo il portavoce degli utilizzatori ha preso la parola quello della prestampa: Mario Villa di Masters Color ha sostenuto l’utilizzo dei dati di caratterizzazione della macchina da stampa e la necessità di condividerli con il fornitore di prestampa.
Senza paura di svelare segreti, ha raccomandato l’esperto, non foss’altro perché «è impossibile che due macchine da stampa abbiano i medesimi dati» (si vedano al riguardo i documenti tecnici messi a punto da Atif per spiegare come si effettua la caratterizzazione).
Il convegno si è concluso con gli interventi di Luca Simoncini (Ghelfi Ondulati), che ha illustrato l’esperienza di uno stampatore evoluto di cartone ondulato, dotato di un proprio laboratorio di sperimentazione, e di Marco Gambardella (Bioplast).   Per la sua azienda, fortemente orientata all’innovazione, ha sintetizzato in quattro punti principali i motivi dell’orientamento alla fessografia: grande flessibilità di stampa tra minimi e massimi quantitativi, cambi veloci e conseguente  contenimento del fermo macchina, innovazione continua per fronteggiare le richieste della clientela, buon rapporto qualità-prezzo.
Hanno sostenuto l’incontro Sun Chemical e Uteco, insieme a Biessse,  Edigit, Ets, I&C, Inci.Flex, Inglese, Lohmann,  Mavigrafica, Omet, Praxair, Simec, Tesa,  Tresu.