ASSOCIAZIONI Dal 28 al 30 novembre 2012, presso il Westin Hotel di Berlino (D), si svolge il primo convegno internazionale del Finat Young Managers Club. In campo
le nuove leve, con le loro analisi e idee, dell’industria globale dell'etichetta autoadesiva.

È stato fondato nel 2009, durante il congresso annuale Finat di Antalya, in Turchia, e ora esce allo scoperto: dopo il primo “saggio” pubblico, in occasione di Labelexpo India, ora il club dei giovani dell'etichettatura autoadesiva organizza un convegno proprio, con un programma pieno di promesse (consultabile su www.finat.com).
Costituito da imprenditori e manager del comparto – under 40, ambiziosi, globalizzati e appassionati – Young Managers Club mira a crescere in fretta e su scala globale, promettendo risposte inedite ai grandi problemi del comparto e dell’economia.
«In soli tre anni – dichiara il presidente YMC Francesc Egea (IPE-Innovaciones, Spagna) – abbiamo coinvolto oltre 60 membri, perlopiù europei (sono il 70%) ma anche asiatici (20%, sopattutto indiani) e delle Americhe. E siamo determinati a crescere ancora, su tutti i piani: della provenienza geografica, culturale, del tipo di società rappresentata e del genere del rappresentante (senza arrivare alle quote rosa…). Nel progetto comune un ruolo di rilievo è assunto dagli eventi di networking e formazione che risponderanno alle esigenze di giovani in cerca di informazioni, soluzioni e risposte “diverse”».

I vantaggi del network – Il pragmatismo è un must: «Le nostre iniziative sono caratterizzate da un approccio concreto – sottolinea il tesoriere del club, Dana Kilarska (Purgina, Slovacchia) – per supportare lo sviluppo di competenze di carattere personale e manageriale, e per ispirare e assistere i partecipanti nelle loro attività strategiche e operative.
Infatti, se da un lato siamo consapevoli di quanto dobbiamo ai nostri predecessori, dall’altro siamo convinti che ci spetti, in quanto giovani, un ruolo di rinnovamento che oggi è reso più urgente dai cambiamenti strutturali in atto nell’economia e nella società».
«Oltre a cercare nuovi membri, sfruttando la rete interna di contatti e i social media, e ad intensificare la collaborazione con altre associazioni – riprende Egea – puntiamo a rendere più attivi i soci attuali, convinti che partecipare in prima persona alle iniziative dello YMC sia divertente, interessante, gratificante e, in ulitma analisi, occasione di crescita, sotto tutti gli aspetti. I feedback ricevuti finora sono molto positivi».  

Nuovi strumenti, nuove sfide – Gli strumenti messi in campo dai giovani di Finat aiutano, a partire dai mezzi di comunicazione molto più rapidi, dispositivi più intelligenti e persone poliglotte, più capaci di comprensione interculturale. Ma gli ostacoli da superare sono ardui, «a partire dalla “velocità” con cui viviamo e lavoriamo, che genera il rischio di valutazioni a breve termine, poco lungimiranti». Le sfide sono tante: dalla pressione dei prezzi, che spesso vede l’etichettificio schiacciato tra fornitori e clienti, alla necessità di ridisegnare modelli aziendali più flessibili, in grado di produrre valore aggiunto; dal consolidamento dell'azienda di famiglia, spesso alla seconda o terza generazione di imprenditori, alle complesse problematiche legate all’ambiente e alla sostenibilità… Insomma, niente meno che il futuro del settore.