Dopo quattro anni di continui ribassi, il 2014 ha visto un’inversione di tendenza e le vendite di attrezzature, consumabili e servizi nel settore grafico hanno ripreso
a crescere. Dati e analisi da Argi.

«Lo scorso esercizio ha chiuso al +19,7% rispetto all’anno precedente, attestandosi a circa 185 milioni di euro. Certo siamo lontani dai 288 milioni di euro del 2010, ma la fine del trend negativo che ha segnato l’ultimo quinquennio rappresenta senz’altro un fattore rilevante».
Così Roberto Levi Acobas (Printgraph), presidente di Argi, ha commentato i dati di fine esercizio in un recente incontro con la stampa, aggiungendo: «Il ridimensionamento dei volumi non deve scoraggiare. I numeri di oggi, inevitabilmente, sono più piccoli perché, come sappiamo tutti, il settore si è ridimensionato; l’importante è che si tratti di un punto di ripartenza, che questi valori si assestino per poi tornare a crescere».

Argi conduce l’analisi annuale del settore sulla base dei risultati di vendita dei propri associati: aziende rappresentanti di macchine e sistemi per il settore della stampa ma anche di prodotti di consumo. Quest’ultima voce, peraltro, è di particolare interesse perché l’attrezzatura è un investimento ciclico mentre il prodotto di consumo dà effettivamente l’idea di quanto il settore realmente produce, hanno sottolineato gli analisti dell’associazione. Detto questo, se nel complesso le vendite nel mercato grafico hanno registrato il +19,7% come già detto (grafico 1), il fatturato delle sole macchine (quindi esclusi i consumabili e i servizi) può vantare una performance ancora più positiva chiudendo l’anno al +24,5% e arrivando a 154 milioni (2).  
Di seguito, qualche cifra riguardante le tecnologie offset e digitale, l’andamento dei consumabili e le soluzioni per pre e post stampa, e cartotecnica.        
                 
Offset
La quota maggiore delle vendite è di competenza del settore offset, che totalizza 124 milioni tra macchine, service e ricambi (3). Di questi, 52 derivano dalle sole macchine (4): circa 190 gruppi tra stampa e vernice.
I dati 2014 confermano, inoltre, la migrazione dei piccoli formati verso la stampa digitale: le vendite di offset 50×70 e 35×50 sono meno del 10%.

Digitale
Forte, infatti, la crescita di macchine per la stampa digitale, che registrano un +38,3% rispetto al 2013, attestandosi a 61 milioni di euro (5). Di questi, 35 milioni sono relativi alle macchine a foglio, 15 milioni alle macchine a bobina e 11 milioni alle macchine per etichette (6).
Nel segmento più importante delle macchine a foglio, sono state vendute circa 320 unità con velocità fino a 100 ppm e 30 con velocità superiori a 100 ppm (incluse quelle in formato 50×70).
                      
Materiali di consumo
Di quest’area l’osservatorio Argi si occupa da relativamente poco tempo e dispone dunque solo dei dati di un triennio.
I tre segmenti analizzati – lastre, tessuti gommati e prodotti chimici – denotano un trend molto simile fra loro e, sostanzialmente, mostrano stabilità. In particolare, negli ultimi tre anni la vendita di lastre è passata da 20 a 19,3 milioni di mq, con una netta prevalenza delle termiche (processless incluse).
Nell’ultimo biennio i tessuti gommati e gli additivi di bagnatura sono calati del 3%, mentre i solventi sono rimasti stabili (7, 8 e 9).

Pre, post stampa e cartotecnica
In area prestampa sono riprese le vendite di CTP, con ordini per 5,3 milioni di euro: una cifra doppia rispetto allo scorso anno.
Sono invece lievemente calati i ricavi da service, a 15,7 milioni: erano 16,9 nel 2013 (10).
Le macchine per il post printing hanno registrato il dato peggiore, segnando un – 33% rispetto al precedente esercizio del 2013 (11). Ancora in crescita, invece, risulta la vendita di macchine per il settore cartotecnico, attestata a un +2,3% per un controvalore di 25 milioni di euro (12).