New entry in casa Pro-Gest: arriva Trevibag. La nuova divisione, con sede in provincia di Treviso, è specializzata nella produzione di sacchetti e borse di qualità in materiale a base cellulosica.

Grazie alla tenacia dell’imprenditore trevigiano Bruno Zago, titolare e Amministratore Delegato del gruppo cartario integrato Pro-Gest, coadiuvato dal suo staff, all’inizio del 2019 è nata Trevibag. La nuova attività, per la quale è stata allestita una sede ad hoc a Istrana (TV), è dedicata a una produzione di qualità di sacchetti e borse di carta.

Responsabile del settore è la figlia di Bruno, Valentina Zago, mentre il coordinamento dello stabilimento è inizialmente affidato a due consulenti esperti del settore – Andrea Bortolozzo e Loris Campesan – incaricati di promuovere e gestire l’istruzione del personale. I dipendenti, provenienti da altri settori, devono impratichirsi di nuove tecnologie e dell’operatività sulle 5 Garant W&H (3 nuove e 2 usate revisionate a nuovo), fornite e installate sotto il coordinamento di Emilio Alliegro, Direttore Commerciale e Tecnico Windmoeller & Hoelscher Italia.

Fortemente voluta, attentamente progettata

Sei milioni di euro di investimento e 10 addetti impiegati sono le risorse stanziate per avviare la nuova Business Unit in un momento in cui il mercato esprime una forte richiesta di alternative ecosostenibili agli shopper di plastica.

Trevibag nasce come divisione di Trevikart con lo scopo di integrare a valle la filiera del gruppo cartario di Istrana. Trevikart, che è stata la prima azienda fondata da Bruno Zago nel 1973, si compone oggi di una diffusa rete di stabilimenti collegati – a Istrana, Silea, Zero Branco, Modugno e Pontirolo Nuovo – dove si progettano e realizzano ogni anno 2 miliardi di contenitori di variegata tipologia: dalle confezioni per le bottiglie ai box per la pizza, dai plateaux per l’ortofrutta alle vaschette per uso alimentare, a base di cartone ondulato.

Oggi, con l’apertura di Trevibag, l’offerta di Trevikart si è completata e ulteriormente arricchita. La nuova azienda si specializza, infatti, della produzione e commercializzazione di shopper, borsette e sacchetti di carta, riciclata e vergine, utilizzando principalmente il materiale proveniente dalle cartiere del gruppo. Il sito produttivo di 5.000 mq, a pochi chilometri dall’headquarter di Ospedaletto d’Istrana, è già operativo sulle prime paper bag che vantano già un portfolio clienti di primaria importanza. Alle originarie soluzioni di packaging in cartone ondulato si affianca così una “carta” in più da giocare per offrire alla clientela internazionale soluzioni di qualità elevata. E per aprire nuove opportunità di mercato in settori diversi da quelli già serviti (tipicamente il food), spaziando dall’abbigliamento alle calzature, dalla farmaceutica alla cosmesi fino alle borse dai grandi numeri per la GDO.

Pro-Gest: storie all’italiana

Le attività del Gruppo Pro-Gest spaziano dalla carta riciclata al packaging alimentare, dai mobili di cartone alle più belle shopping bag per i brand e i negozi del lusso. Bruno Zago, classe 1950, ne è l’iniziatore e tuttora il motore e principale coordinatore. Se oggi si concede la “Rolls Royce dei cieli” per spostarsi rapidamente da uno stabilimento all’altro è perché non deroga dal principio che ripete come un mantra a sé e ai più stretti collaboratori : «Le aziende non vanno solo controllate: vanno vissute».

La sua è una bella storia. Zago ha iniziato a lavorare all’età di 11 anni come imballatore di lampadari, per arrivare, oggi, a capo di un gruppo di 25 aziende con 1.000 dipendenti, 500 milioni di euro di fatturato, riconosciuto e radicato come leader europeo del settore. L’headquarter è a Ospedaletto di Istrana, baricentro e ombelico di una galassia della carta che si è sviluppata tramite successive acquisizioni di macchine, impianti e stabilimenti, e spazia dalla cellulosa alle cartiere, dalle linee di packaging ai cartoni della pizza.

Come Ferrero in Piemonte, anche qui, nel Nordest, Zago è indicato come esempio di storia di sviluppo industriale all’italiana, incarnato in imprese sparse in mezza penisola, da Treviso a Trento, da Ferrara a Modena.

Il primo mattone della storia di Zago nella manifattura cartaria è stato, nel 1973, l’apertura dello scatolificio Trevikart seguito nel 1984 da Ondulato Trevigiano Srl: uno dei primi stabilimenti del suo genere in Italia e primo del Nordest per la fabbricazione dei fogli di cartone ondulato.

Poi, via via, si aggiungono i vari tasselli fino ad assorbire nel gruppo la Cuboxal, produttrice dei cartoni per la pizza (1992), nel 1998 e nel 2005 arrivano due impianti storici per la produzione di carta, la Cartiera di Tolentino (MC)prima e la super-cartiera di Villa Lagarina (TN) poi, dalla quale escono circa 2.400 km di carta al giorno, «tuttora una straordinaria e veloce unità produttiva – ama sottolineare Bruno Zago – con output che equivale a stendere ogni giorno un tappeto bianco capace di percorrere l’Italia dalle Alpi alla Sicilia e ritorno».

La gestione e il controllo di tutte le unità operative e gli elevati costi energetici rappresentano le principali voci di spesa, costantemente monitorate in vista dell’ottimizzazione ideale.