Quali sono le criticità riscontrate dalle aziende di stampa e i punti di miglioramento nella gestione dei solventi delle tecnologie esistenti? Ne parliamo con EPC che lancia sul mercato la nuova innovazione oggetto di brevetto HRTTM per il recupero dei solventi con rigenerazione dei carboni attivi a gas inerte.

Il settore della stampa di imballaggi flessibili si trova oggi ad affrontare sfide significative legate alla gestione dei solventi, con una crescente attenzione verso la sostenibilità economica, relativamente alla riduzione dei costi operativi, ed ambientale per via delle stringenti norme sull’inquinamento.

I dati del settore per il recupero solventi

Dalle analisi condotte sui dati dell’ultimo sondaggio, emerge un quadro in cui una parte considerevole degli impianti di recupero solventi in uso presenta un’età media elevata. Infatti, delle aziende che hanno risposto, il 33,4% ha dichiarato di avere un impianto costruito prima del 2000, oltre il 16% addirittura prima del 1990. Questa situazione evidenzia come impianti con tecnologia standard, affiancati a costi elevati delle materie prime come energia elettrica e gas naturale, comportino costi operativi rilevanti.

In questo contesto, quindi, le aziende vedono l’impianto di recupero solvente come una leva strategica operativa e finanziaria, ma con alcune criticità: il 75,06% conferma i consumi energetici e i costi operativi come le principali problematiche, seguiti dalla difficoltà di manutenzione e reperibilità dei pezzi di ricambio. Questo evidenzia come molti impianti in uso risultino ormai datati e obsoleti. Tuttavia, le imprese che non hanno un impianto di recupero solvente mostrano una percezione diversa del problema.

Sebbene il 50% delle aziende senza impianto lo considera importante, il recupero solventi non è ancora visto come una strategia prioritaria ritenendo responsabili della declassazione a
impianto secondario i consumi energetici e costi operativi (57%).
Allo stesso tempo, però, se venisse effettuato tale investimento, le principali motivazioni sarebbero la riduzione delle emissioni di VOC (42%) e la quantità di solvente recuperato (57%). Ciò conferma come i costi operativi della gestione di un impianto siano la maggiore criticità riscontrata e percepita, mentre il rispetto della qualità e dei limiti ambientali ed il solvente recuperato e riutilizzato in produzione, sono i maggiori benefici perseguiti.

Le soluzioni di EPC

Guardando al futuro del settore della stampa di imballaggi flessibili, EPC si propone al settore con una soluzione tecnologica innovativa in grado di bilanciare consumi energetici a costi operativi
sostenibili, personalizzazione dell’installazione e praticità di manutenzione con la rigenerazione del letto di carbone attivo a gas inerte.
La tecnologia brevettata HRTTM Heat Recovery Technique mira a ridurre significativamente i costi di recupero del solvente e a migliorare l’efficienza energetica accelerando il ritorno dell’investimento grazie ad un ridotto costo del solvente recuperato. Con questa nuova tecnologia, EPC si pone come una risposta all’obsolescenza e all’inefficienza delle tecnologie standard.

Abbiamo approfondito l’argomento con l’ing.William Boarolo, General Manager di EPC: “La chiave per EPC è stata il vissuto nell’era degli impianti di recupero solventi con tecnologia di rigenerazione a gas inerte standard. Abbiamo investito molte ore di ricerca e sviluppo su impianti esistenti, seguendo la nostra visione: applicare agli impianti di recupero esistenti tecnologie già installate su impianti molto più complessi, che prevedono apparecchiature sofisticate e tecnologicamente all’avanguardia, per velocizzare le rigenerazioni dei letti di carbone attivo.

La nostra tecnologia, grazie alla sovrapposizione di sequenze di rigenerazione svolte in contemporanea rispetto alla tecnologia standard, ed a recuperi di energia e calore nel circuito di rigenerazione, ci ha permesso di arrivare a ridurre drasticamente i costi operativi degli impianti di recupero del 40%, aumentando anche l’efficienza di abbattimento.
A parità di carbone attivo, recuperiamo più solvente con minore impatto ambientale. Questo ci permette di mettere sul mercato impianti che, pur avendo un costo di acquisto paragonabile a quelli con tecnologia standard, consentono maggior efficienza di abbattimento, di recupero e performance di esercizio inarrivabili”.

Si tratta di impianti ad alte prestazioni: stesso investimento iniziale, ma con efficienza unica nel settore.