L’industria della plastica è sempre più nell’occhio del ciclone con l’accusa di inquinare il mondo e gli oceani. Eppure i prodotti in plastica, e in particolare quelli monouso tanto biasimati, sono una costante della vita di tutti i giorni – dalle tazzine del caffè al packaging dello street food – con funzioni di servizio e un ruolo a cui è difficile rinunciare.

Da questa sfida è nata la collaborazione tra il costruttore coreano di macchine da stampa e laminazione SAM e il gruppo NatureWorks specializzato nella produzione di polimeri e resine da risorse rinnovabili. In gioco è Ingeo, un materiale a base di PLA (acido poliattico) ovvero un polimero derivato da mais, grano o barbabietola, dunque intrinsecamente sostenibile, che può essere usato per la produzione di bicchieri monouso, pannolini e packaging. Il tutto passando, ovviamente, attraverso un processo di estrusione, che chiama in gioco il know how di SAM e del suo Extrusion Lab.

Il risultato del connubio tra queste due esperienze tecnologicamente avanzate è stato presentato alla Print China, la fiera che si sta svolgendo in questi giorni a Dongguan City, e promette una piccola rivoluzione nel mondo del packaging sostenibile.