L’Osservatorio ARGI 2025, che monitora le tendenze, individua i cambiamenti del mercato, si conferma strumento indispensabile per comprendere lo stato di salute e i trend evolutivi dell’industria grafica italiana.

Il report 2024 evidenzia un settore in trasformazione, con dinamiche che variano da comparto a comparto ma che, nel complesso, indicano una fase di riassestamento maturo dopo i picchi del biennio post-Industria 4.0.

Nel corso dell’anno, ARGI ha ampliato il panel di analisi e ha rivisto in profondità la struttura dei dati, adottando metodologie più accurate e allineate agli standard europei. Il risultato è una fotografia del mercato più fedele e dettagliata, capace di restituire con chiarezza l’evoluzione in corso.

Osservatorio ARGI 2025: il mercato

I risultati dei settori monitorati, grazie alla alta rappresentatività dei vari panel, rispecchiano i reali andamenti del mercato e, seppure per motivi differenti, il 2024 può essere interpretato come un anno dove la curva di discesa, fisiologica dopo gli elevatissimi risultati del 2022, cambierà la sua tendenza.

Entrando nei vari comparti, il mercato delle lastre ha decisamente rallentato la sua discesa, attestandosi su una riduzione totale dei volumi del 3%, rispetto al 2023. Risente, come tutti gli altri settori tradizionali, di un calo delle tirature. È un settore dominato dalle lastre digitali che rappresentano ormai oltre l’80% del venduto. Da notare che da quest’anno l’attendibilità dei dati è aumentata grazie all’ingresso nel panel dei principali importatori e produttori dal mercato asiatico che, aggiunti ai tradizionali marchi presenti, hanno consentito una maggiore capacità di analisi.

Il settore del Pre Press è caratterizzato da una stabilità tecnologica che ne determina anche la bassa rotazione. Non è raro, infatti, trovare CTP con una discreta età che, se correttamente manutenuti, svolgono ancora egregiamente il proprio lavoro. Vediamo anche in questo caso una curva in discesa perché gli anni precedenti si è goduto di agevolazioni governative e questo ha consentito un parziale rinnovo del parco macchine. A riprova della stabilità tecnologica e della bassa rotazione delle vendite, il dato del Service che ormai da molti anni è più preponderante della vendita dell’hardware (ricordiamo che all’interno del dato del Service sono compresi anche i sistemi di workflow, uno degli argomenti di innovazione in questo comparto).

Dominano i motori CTP Thermal 2/4/8up rispetto ai VLF. La maggiore share dei VLF nel 2024 è più dovuta al calo dei 2/4/8up, rispetto a una crescita, che rimane nei range abituali, del VLF.

Sul fronte delle macchine da stampa offset, dato il suo peso nel mercato, vale la considerazione iniziale ovvero che il 2024 si ritiene sia l’anno dove la curva di discesa terminerà. Curva che, ricordiamolo, è frutto dei picchi generati dagli incentivi Industria 4.0 negli anni precedenti e non di una disaffezione verso questa tecnologia.

Se allarghiamo la lente di analisi e valutiamo infatti il triennio 2022-2024 rispetto al precedente, vediamo che la crescita è importante e vale per tutte le voci considerate. Essendo questo un mercato maturo, dove assistiamo ad accorpamenti aziendali e partnership fra stampatori, questi risultati restano di soddisfazione.

Interessante notare che il formato di stampa dominante resta il medio (70×100) che anche nel 2024 ha ottenuto risultati di vendita importanti.

Sul fronte delle due tecnologie del comparto, la stampa convenzionale ha ottenuto risultati migliori di quella UV-UV Led che, per le proprie qualità intrinseche, vede la propria applicazione soprattutto in settori specifici.

Il settore delle macchine da stampa digitale è stato oggetto di cambiamenti nel metodo di analisi.

Come si evince dalle slide, è stato cambiato il metodo di classificazione delle stampanti, aderendo a un modello di classificazione europeo, già adottato dagli HQ dei vari brand e utile a fornire dati più aderenti alle analisi fatte a livello centrale. Questo ha portato a una revisione totale dei numeri del triennio e una loro riscrittura.

Alcuni dei dati emersi, vedono la scomparsa delle vendite di macchine a bobina per il settore monocromatico, ora terreno delle macchine a foglio. Persiste tuttavia una buona base di installato, segno di una “bontà” tecnologica che consente alle macchine a bobina di essere tuttora attuali.

Nelle macchine a foglio, a colori troviamo i maggiori cambiamenti nelle analisi. Oltre al già citato modello europeo di classificazione, per le categorie di macchine A3+ vendute nel mercato grafico, è stata inserito un approfondimento sulle vendite indirette, facendo così emergere l’importanza del Canale distributivo per queste macchine da stampa. In particolare, per i modelli A3+ Light (84% gestito dalla distribuzione).

Passando al segmento Macchine Colore a foglio 50×70 e superiori, abbiamo avuto nel 2024 un decremento delle vendite (un po’ come accaduto per il mercato offset, si usciva da una situazione 2022 e 2023 di agevolazioni fiscali). Inoltre, da notare come l’evoluzione tecnologica ha portato ad avere sistemi più produttivi nella categoria 50×70, argomento che motiva il lieve calo delle unità installate.

Uno sguardo finale al fatturato complessivo del comparto: il segmento Cut Sheet colore è il segmento che porta maggior fatturato, ed è rimasto stabile rispetto al 2023. Buono l’incremento di fatturato del bobina a colore, passato da una share del 10% a una share del 30%.

“L’Osservatorio ARGI 2025 è molto più di una raccolta di dati: è uno strumento strategico per leggere e interpretare l’evoluzione del nostro settore. Il lavoro svolto quest’anno ha portato a una maggiore profondità e rappresentatività dell’analisi, rendendola ancora più aderente alla realtà del mercato italiano. I numeri ci raccontano un comparto che, pur tra trasformazioni e nuove sfide, continua a dare segnali di vitalità. L’industria grafica sta dimostrando di saper reagire con visione, innovazione e responsabilità. In un contesto in continuo cambiamento, l’Osservatorio si conferma una bussola fondamentale per orientare le scelte dell’intera filiera”, dichiara Antonio Maiorano, Presidente di ARGI.

La nuova edizione del report non solo restituisce numeri aggiornati, ma offre chiavi di lettura indispensabili per affrontare con consapevolezza le sfide future dell’industria della stampa.