Heineken, CocaCola, Pepsico, Diageo. In questa estate ancora condizionata dalla pandemia, il packaging continua la sua evoluzione verso una dimensione più sostenibile e dal beverage arrivano nuove, potenti, spinte a ridurre l’impiego della plastica.

Heineken introduce il Green Grip

Ieri, 24 agosto, Heineken ha lanciato ufficialmente “Green Grip”: il top di cartone che sostituisce l’anello di plastica utilizzato finora per assemblare più lattine in un’unica unità di vendita. L’operazione, stimano i responsabili del progetto, interessa centinaia di milioni di lattine all’anno e permetterà di eliminare 517 tonnellate di plastica all’anno.

Il progetto è stato promosso da Heineken UK e riguarda inizialmente le birre a marchio Heineken, Foster’s e Kronenbourg 1664, per essere man mano esteso all’intero portfolio di birre e sidri della multinazionale olandese fra cui figurano Amstel, Strongbow, Desperados, Old Mout e Birra Moretti. Avviato prima del lockdown, il progetto è stato finalizzato a livello impiantistico nonostante le limitazioni di ordine logistico imposte dalla pandemia grazie all’impiego delle ultime tecnologie “smart” di intervento a distanza. Il team di Manchester – leggiamo nel comunicato dell’azienda – ha utilizzato smart glasses per collaborare con gli ingegneri italiani nel processo di installazione e di formazione del personale. Grazie a questo il progetto verrà portato a termine, secondo i piani originari, entro la fine del 2021.

Più info su: www.heineken.co.uk/heineken-uk-eliminates-plastic-from-millions-of-cans-as-it-rolls-out-innovative-sustainable-packaging-across-thousands-of-uk-retailers-despite-covid-19-challenges/

Il CanCollar di Coca-Cola

È solo di pochi giorni prima (21 agosto) il comunicato di Coca-Cola che annuncia l’adozione di anelli di cartone riciclabile sulle proprie confezioni multi-lattine. Si chiama CanCollar, si deve all’iniziativa di Coca-Cola European Partners, il più grande imbottigliatore e distributore europeo dei prodotti Coca-Cola e verrà introdotto sulle confezioni multiple in Spagna. Portato avanti in collaborazione con il grande bran owner globalizzato, ha come obiettivo l’eliminazione dai suoi prodotti di tutta la plastica non necessaria o difficile da riciclare. Si stima che in Europa occidentale in prospettiva eviterà l’impiego di oltre 11.000 tonnellate di plastica vergine all’anno (4.000 t entro la fine del 2020). CanCollar®, realizzato da WestRock, è riciclabile, certificato PEFC (Programme for the Endorsement of Forest Certification) e rientra nella strategia World Without Waste di Coca-Cola.

Più info su: www.cocacolaep.com/

Diageo e Pepsico puntano sulla bottiglia di carta

Altri grandi marchi del beverage si muovono invece, più radicalmente, a livello del packaging primario.

Il “botto” l’ha fatto a luglio Diageo, con il lancio della prima bottiglia al mondo a base carta, 100% plastic free. Debutterà a inizio 2021 col marchio Johnnie Walker e si deve alla collaborazione con la società di venture capital Pilot Lite, per lanciare Pulpex Limited, una nuova azienda che sviluppa packaging sostenibile. Per favorire l’uso trasversale della nuova tecnologia, Pulpex Ltd ha costituito un consorzio di aziende non concorrenti che, fra l’altro comprende anche Unilever e PepsiCo.

Ed è proprio Pepsico, infatti, a comunicare la prossima adozione della bottiglia di carta, in questo caso per bevande analcoliche. Con l’adesione al consorzio Pulpex e l’avvio  del nuovo

progetto PepsiCo fa così  un nuovo passo avanti verso l’obiettivo di ridurre del 35% il contenuto di plastica vergine entro il 2025. Al contempo, il gruppo sta lavorando per rendere, entro la stessa data, il 100% degli imballaggi riciclabili, compostabili o biodegradabili.

Il comunicato completo si può leggere su www.pepsico.com