L’ottima redemption in termini di affluenza (250 ospiti alla premiazione dei BestInflexo e 480 iscritti al Flexo Day) e la validità dei contenuti hanno fatto del doppio evento di Atif un’importante occasione di aggiornamento sulla stampa flessografica. Con una pioggia di premi ai converter eccellenti e ai loro fornitori di prestampa.

Scatolificio Ceriana vincitore del “Best in show 2017” ovvero il premio dei premi, assegnato al lavoro che più di tutti ha conquistato la giuria. E poi tre classificati per ciascuna delle categorie del concorso ideato da Atif per valorizzare, su tutti i supporti e larghezze di banda, i risultati che si possono ottenere con questa tecnologia di stampa, rigorosamente misurati con criteri fattuali dalla giuria presieduta da Claudio Rimondi,  responsabile packaging dei prodotti a marchio Coop, e composta da Adalberto Monti, docente e consulente tecnico di stampa, Massimiliano Corelli, responsabile ufficio acquisti imballi Orogel e Wim Buyle, vice presidente FTA Europe. Erano moltissimi i converter chiamati sul palco insieme ai loro service di prestampa (partner imprescindibili di qualunque lavoro di successo), al presidente di Atif Sante Conselvan e a Debora Villa, animatrice vivace e capace di governare in scioltezza, nello spazio di una cena, la gran mole di annunci e foto rituali. Dei vincitori – vedi box – parleremo ancora. Ma, soprattutto, li vedremo ancora in lizza per i Diamond Awards messi in campo dalla federazione europea della stampa flessografica FTA Europe. La celebrazione dei vincitori, è stato annunciato ier l’altro a Bologna, si svolgerà il 30 maggio 2018 ancora in Italia – precisamente a Milano, in concomitanza con la prima edizione di Print4All. Non si tratta, peraltro, della sola novità di questa terza edizione del premio. Oggetto di cure costanti per renderlo sempre più aderente ai criteri di trasparenza che lo hanno ispirato, ha aumentato le categorie in concorso, che sono diventate dieci con l’aggiunta di “uso combinato della stampa flexo” e “uso creativo del processo flessografico”. E, quest’anno, ha visto il varo del “riconoscimento alla carriera”, assegnato con ottime motivazioni al collega Emilio Gerboni, segnalato per molti meriti da noi colleghi della stampa tecnica.

Flexo Day: più education e spazio ai giovani
I caratteri più evidenti di quest’ultimo Flexo Day, giornata di studio organizzata ogni anno da Atif per aggiornare sull’evoluzione della tecnologia e offrire un’occasione di incontro fra operatori, sono stati il coinvolgimento sempre maggiore di relatori stranieri e lo sforzo di offrire informazioni concretamente utilizzabili nella pratica quotidiana. Oltre alla crescente attenzione assegnata alla formazione delle nuove leve. La giornata, infatti, non a caso si è aperta con l’assegnazione del Best Student in Flexo 2017, un riconoscimento istituito da Atif in collaborazione con Enipg, Ente Nazionale per l’Istruzione Professionale Grafica (sul palco il suo presidente Marco Spada, ad accogliere l’allieva designata) per premiare uno studente che si sia distinto in attività legate alla stampa flessografica. La scelta tra le candidature è stata affidata alla Commissione Education di Atif, coordinata da Marco Gambardella di Bioplast. È stata seguita a breve da un’altra studentessa, l’americana Nina Davis, invitata da Rossini SpA (sponsor del Flexo Day e della borsa di studio assegnata da FTA US alla ragazza) a condividere con la comunità dei flessografi i risultati del suo studio su “La sequenza degli inchiostri e la sua influenza sull’estensione del gamut”. L’associazione italiana della stampa flexo ha voluto, così, sottolineare l’importanza della formazione tecnica e professionale dei giovani, ancora così carente nel nostro paese. Atif se ne fa carico, con gli ovvi limiti dia un’istituzione privata, e rafforza l’impegno sul fronte education con un numero crescente di iniziative a tutto tondo, per le new entry ma anche per l’aggiornamento continuo degli operatori già impiegati. Al Flexo Day Conselvan ha citato quelli organizzati con varie formule in collaborazione con la Swansea University del Galles e con il Politecnico svedese BrobyGrafiska di Sunne, e annunciato il varo di un corso online per tutti colore che non sono in grado di spostarsi dal luogo di residenza. Sullo sfondo, l’attivazione del Centro Tecnologico Atif, dove svolgere lezioni pratiche, test e esercitazioni.

Gli interventi degli esperti e i nuovi documenti tecnici
All’educazione degli operatori è stato invece dedicato l’intervento di Stefano d’Andrea. Il noto esperto e docente, a cui l’associazione affida ogni anno interventi di education ma anche relazioni sulla standardizzazione e altri aspetti della pratica flessografica, quest’anno si è presentato con una “spalla” (Nicolò Albani) con cui ha messo in scena un siparietto finto-comico su “Il valore della caratterizzazione”. Con l’arma dell’ironia e il ritmo del mestiere, d’Andrea ha segnalato molti errori gravi quanto comuni nel valutare i problemi di stampa e nell’affrontarli, offrendo le informazioni necessarie: una relazione godibile e goduta, che andava filmata.
Insieme al duo, sono intervenuti durante la mattinata i relatori italiani. Egidio Scotini di Sun Chemical coordinatore del Comitato Tecnico di Atif, ha ricordato i lavoro svolti nel tempo, sfociati in documenti tecnici oggi a disposizione degli associati, a partire dagli ultimi sui nastri biadesivi per il montaggio delle matrici e sulla riproduzione del colore in digitale (“Capire il formato CxF/X e il suo utilizzo”). E, soprattutto, ha illustrato il nuovo documento (il numero 10) dedicato agli inchiostri, messo a punto da un pool di esperti che rappresenta tutti i grandi “inchiostrai” attivi sul mercato italiano. Il lavoro è di rilievo e consiste in un’introduzione ai vari elementi che costituiscono l’inchiostro da stampa flessografica, alle diverse tipologie di prodotto, agli utilizzi e quant’altro aiuti a distinguere e comprendere, corredato di una libreria di documenti di approfondimento sulle normative e gli standard, e sui vari aspetti che gli esperti devono padroneggiare. Dopo di lui si sono avvicendati sul palco Gerardo Budetti di Antonio Sada & figli, che ha illustrato l’approccio al mercato e soprattutto le scelte tecnologiche effettuate dalla sua società per stampare imballi di cartone ondulato – un’esperienza interessante anche visto il posizionamento della sua offerta nella fascia alta dei contenitori di qualità – e Giuseppe Tripaldi di Uteco, che ha documentato, dati alla mano, i molti fattori di convenienza, anche economica ed ecologica, della stampa flessografica.

La sessione internazionale
Questo Flexo Day è stato “moderato” da Xavier Boadas, presidente dell’associazione flessografica spagnola Atef, e animato dagli interventi di Peter Verryt di Fujifilm (“Come rendere la stampa flexo più efficiente”), Paul Horton di Parkside (“alla scoperta di Parkside e della prestampa”), Kai Laikinen di Marvaco (“La stampa a gamut esteso: dalla teoria alla pratica”) e da Tim Clapypole della Swansea University (“Effetti di micro retinatura e del profilo della matrice sulla qualità di stampa”).  Hanno fornito, spesso entrando nel dettaglio, avanzamenti di know how approfonditi di sicuro interesse per gli operatori documentando, al tempo stesso, quanto feconda può essere la collaborazione delle istituzioni internazionali. Lo spirito di networking ha svolto un ruolo fondamentale nella crescita di consistenza e notorietà che l’associazione dei tecnici della flexo ha vissuto negli ultimi anni, in seno ad Assografici e su stimolo dei presidenti più attivi. I protagonisti sono stati celebrati a Bologna con un saluto e un ringraziamento collettivo, e con un applauso lungo e grato a Sante Conselvan che, a giugno, porterà a compimento l’ultimo mandato e proseguirà il suo impegno in seno a FTA Europe.