I costruttori di macchine guardano al futuro con ottimismo ma risentono della stanchezza del mercato interno e, all’estero, delle debolezze del Sistema Italia. Per questo Acimga moltiplica e differenzia le iniziative a sostegno dell’export, dalle collettive ACIMGA@ ai “cocktail promozionali”.

Acimga sviluppa un nuovo approccio all’internazionalizzazione e preme l’acceleratore sul progetto ACIMGA@. L’Associazione dei costruttori di macchine per la stampa e il converting sta lavorando al coordinamento di “collettive” di espositori per presidiare una serie di fiere selezionate del packaging e della plastica. In questo tipo di eventi, infatti, gli associati possono incontrare non solo il pubblico dei visitatori ma anche gli espositori che, nella fattispecie, sono utilizzatori delle loro macchine:  garantita quindi una doppia visibilità alle imprese dell’associazione confindustriale, e l’ottimizzazione di un investimento che prospetta un costo-contatto particolarmente vantaggioso.
Oltre che all’imminente interpack di Düsseldorf (8-14 maggio), quest’anno ACIMGA@ andrà in Kenia (East Afripack, Nairobi, 9-12 settembre), Turchia (Eurasia Packaging, Istanbul, 18-21 settembre) e Indonesia (Proplas Indonesia, Jakarta, 19-22 novembre).

Formula conviviale per fare networking è invece quella scelta da Acimga per presenziare, il prossimo 29 aprile, all’FTA Forum di Baltimora (USA, 27-30/4/2014): il seminario dell’Associazione Tecnica per la Flessografia federale, con annesso spazio espositivo, a cui partecipa tutta la community americana interessata al package printing (imballaggio flessibile, cartone ondulato, labelling ecc.). Si tratta di un appuntamento immancabile per i produttori  italiani, per i quali gli USA rappresentano la prima area  dell’export di settore (circa l’11 % del totale, dati di fine 2013).

Trend e sbocchi dell’export
In Italia attualmente il settore industriale delle macchine da stampa e trasformazione-cartotecnica è costituito da circa 150 aziende, per il 90% di piccole e medie dimensioni, che occupano 7.000 addetti. Lo scorso esercizio ha chiuso un bilancio da oltre 2 miliardi di euro, di cui l’83% realizzato all’estero.
L’indagine congiunturale qualitativa, condotta su un campione che rappresenta l’82% del fatturato degli associati, ne evidenzia l’importanza. Nell’ultimo trimestre 2013 il 48% degli intervistati ha espresso aspettative di crescita e il 40% di stabilità; nei primi tre mesi del 2014 prevalevano quelle di stabilità (per il 48% degli intervistati) ma restava ampio il margine positivo fra previsioni di crescita (32%) e di contrazione (20%). E le previsioni sono state sostenute dalla dinamica degli ordini esteri che, chiuso il 2013 in consolidamento, nel primo trimestre 2014 si prospettavano stabili per il 48% degli operatori, con netta prevalenza di attese positive (32%). Per i mesi a venire – stimano gli analisti di Acimga – lo scenario internazionale si presenta interessante soprattutto nel Far East, in Medioriente (per esempio in Iran) e negli USA, attualmente in fase di ripresa, mentre rispetto al passato prossimo appare meno promettente nei Paesi sudamericani.

Settore forte, concorrenti forti
La dinamica delle esportazioni continua a tamponare le criticità di un mercato interno frenato dalla crisi di liquidità e dalla conseguente prudenza delle aziende interessate a investire. Rimasto fermo anche nell’ultima frazione d’anno (stabile per il 46% delle imprese, con la quota restante equamente divisa fra aumento e contrazione), nelle previsioni relative al primo trimestre 2014 vede in lieve vantaggio gli ottimisti e anche negli ordini prevale la positività. Inoltre, per quasi l’80% del campione i livelli occupazionali permangono stabili.

«Le nostre imprese rappresentano una realtà reattiva alle difficoltà e ben presente sui mercati internazionali – commenta il presidente di Acimga, Marco Calcagni – e i risultati dell’indagine lo confermano. Non possiamo però trascurare segnali importanti come la stagnazione sul mercato interno, gravato da una crisi di liquidità che il sistema bancario fa poco per alleviare. Inoltre bisogna guardare con attenzione allo scenario internazionale, dove la concorrenza diventa sempre più agguerrita. I produttori tedeschi stanno guadagnando terreno nei nostri confronti, accompagnati oltre confine da un sistema bancario e finanziario più efficiente del nostro: un fattore che, abbinato alla sopravvalutazione dell’euro rispetto al dollaro, deve far riflettere sulla necessità di un maggiore e più efficace sostegno al “sistema Italia” all’estero».    

ACIMGA STORY http://dativoweb.net/ACIMGA
La storia continua. Il libro digitale “Acimga Story: dalle origini alle multinazionali tascabili” racconta il passato e il presente degli uomini e delle tecnologie che hanno fatto grande l’industria italiana delle macchine per la stampa e la trasformazione, attraverso la storia dell’associazione imprenditoriale di riferimento. Molte  tappe salienti dalla fondazione nel 1947 alla fine degli anni Settanta sono già online su http://dativoweb.net/ACIMGA.
Nella seconda parte dell’opera – che copre il periodo dalla presidenza Depetris a oggi – si parlerà dell’alleanza con Ucima e della nascita del polo Centrexpo-Ipack Ima, delle nuove e originali iniziative a sostegno della politica di internazionalizzazione alla formalizzazione dell’alleanza di filiera con Federgrafica, fino alla nascita del “gruppo giovani” e molto altro ancora.