L’ITS Angelo Rizzoli inaugura un nuovo laboratorio per il corso “Packaging Specialist”.

In un’epoca in cui l’innovazione e la sostenibilità guidano l’evoluzione dell’industria del packaging, cresce la necessità di formare giovani professionisti in grado di affrontare le sfide di un settore in rapido cambiamento. Secondo un’analisi del centro studi UCIMA (Unione Costruttori Italiani Macchine Automatiche per il confezionamento e l’imballaggio), il comparto del packaging in Italia raggiunge un fatturato complessivo di 9,5 miliardi di euro, 40.503 addetti e una crescita costante delle assunzioni, che contribuisce alla continua domanda di tecnici qualificati, in particolare nell’ambito della progettazione, della sostenibilità dei materiali e dell’automazione.

Per rispondere concretamente a questo bisogno, l’ITS Academy Angelo Rizzoli – istituzione di riferimento nella formazione terziaria professionalizzante – ha investito oltre 400.000 euro, grazie alle risorse del PNRR, in un nuovo laboratorio didattico interamente dedicato al corso ITS Packaging Specialist, attivo presso la sede milanese dell’Academy.

Un corso all’avanguardia, con radici nel mondo reale

Il percorso ITS Packaging Specialist nasce per formare figure professionali altamente specializzate, in grado di progettare soluzioni di packaging funzionali, sostenibili e innovative per diversi settori, dall’alimentare al farmaceutico, dal cosmetico alla logistica. Il corso ha durata biennale e integra competenze tecniche, progettuali e normative, combinando una solida preparazione teorica con esperienze sul campo.

Il nuovo laboratorio, dotato di macchinari e strumentazioni professionali per la prototipazione, la stampa e il test dei materiali, consente agli studenti di confrontarsi sin da subito con le tecnologie e i flussi di lavoro tipici delle aziende del settore.

Il laboratorio attualmente già a disposizione dei talenti ITSRA è dotato:

  • di un dinamometro per le prove fisiche sui materiali, quali tensile test, delamination, resistenza allo scivolamento (CoF) resistenza alla puntura, prove di compressione e scoppio;
  • l’Elmendorf test per testare la resistenza allo strappo;
  • il Rub test per lo sfregamento;
  • il Sun Tester per la verifica della Light fastness (resistenza all’esposizione alla luce solare) dei pigmenti,
  • il porosimetro per la permeabilità dei supporti cartacei.

È presente, inoltre, un’isola attrezzata con gli strumenti hardware e software per la formulazione e test degli inchiostri grassi e liquidi, con macchine di prova per effettuale le tirelle colore simulando il processo di stampa offset, flexo e rotocalco. Il laboratorio dispone tu tutti gli strumenti di misura qualitativa e quantitativa del colore e delle superfici stampate, con spettrofotometri 0/45° e a sfera, glossmetro, microscopi, e bilance di precisione e analitica (0,0001g).

All’attuale dotazione, lo staff ITSAR sta valutando l’ implementazione di un plotter da stampa roll2roll e a letto piano,  un tavolo da taglio digitale per la prototipazione e una linea automatica dotata di braccio robotico collaborativo per la simulazione del confezionamento e ispezione finale del prodotto.

«L’obiettivo è preparare professionisti in grado di incidere concretamente nei processi aziendali fin dal loro ingresso nel mondo del lavoro», spiega David Serenelli, Responsabile Scientifico del corso. «La didattica dell’ITS Rizzoli si basa su un modello duale: oltre il 50% del percorso si svolge in azienda o in laboratorio, a stretto contatto con i professionisti del settore. Questo approccio esperienziale è ciò che fa davvero la differenza nella formazione tecnica post-diploma».

Project work e formazione sul campo

Durante l’anno accademico, gli studenti del corso Packaging Specialist prendono parte a veri e propri project work, sviluppati in collaborazione con aziende partner, che simulano brief reali di progettazione e testing di soluzioni di packaging. Quest’anno i ragazzi sono impegnati in un progetto di ricerca promosso e condotto da TAGA Italia (Associazione dei tecnici delle arti grafiche) che mira a studiare come identificare i riferimenti e come comunicare i colori spot allo scopo di riprodurli coerentemente in stampa, evitando errori che condurrebbero a risultati inattesi. La sperimentazione verrà poi inclusa in un documento tecnico da divulgare alle imprese della filiera del packaging,