Fatturato ed export in crescita (+2,9% e +2,6%) e l’incredibile sviluppo dell’ultimo quinquennio (+70%) contraddistinguono le performance dei costruttori italiani di macchine da stampa e converting. 

Hanno continuato a crescere anche negli anni più difficili della crisi, esportano i tre quarti della produzione e godono di un’indiscussa leadership a livello mondiale. I costruttori di macchine per l’industria grafica, cartotecnica e del converting rappresentano senza dubbio un segmento d’eccellenza della meccanica strumentale italiana: nel suo insieme, il comparto conta 150 aziende, circa 7.000 occupati (stabili) e lo scorso anno ha realizzato un fatturato aggregato di 2,1 miliardi di euro, in crescita del 2,9% rispetto al 2013.
I dati congiunturali relativi al 2014 – oggetto di uno studio rinnovato e ampliato nei contenuti – sono stati esposti e commentati durante l’assemblea annuale di Acimga (Milano, 2 luglio) dal Segretario, Andrea Briganti, che ha sottolineato soprattutto le performance dell’industria nazionale sui mercati esteri. I costruttori italiani realizzano oltre confine il 74,8% del fatturato (è uno dei più alti tassi di esportazione dell’intera manifattura italiana), in crescita del 2,6% sul 2013 e del 3,3% sul 2012. Ampiamente positivo anche il saldo commerciale, passato da 1,12 a oltre 1,15 miliardi di euro (+2,7%), malgrado la crescita dei flussi d’importazione su un mercato interno che, dopo un quadriennio di difficoltà, trasmette segnali di ripresa. L’import, in effetti, è cresciuto del 20,1% ma, avverte Briganti al riguardo, si tratta in parte di macchine italiane costruite all’estero.  A livello internazionale i costruttori italiani del settore sono secondi solo alla Germania e precedono USA e Cina; inoltre sono primi per saldo di crescita sul totale dei flussi di esportazione. Il principale mercato di sbocco dell’industria nazionale è di gran lunga quello europeo, che assorbe il 43% delle nostre macchine, seguito da Usa e Turchia (quest’ultima in fase di normalizzazione).

+70% in 5 anni: le performance delle imprese
La parte pubblica dell’assemblea annuale di Acimga ha visto la presentazione di uno studio di Jacopo Mattei (SDA Bocconi e Università di Ferrara), che ha esaminato le prestazioni delle imprese del comparto fra il 2009 e il 2013 (i soci Acimga e i non-soci più significativi). Condotta sul 63% delle aziende del settore, che realizzano oltre il 70% del turnover totale, evidenzia anzitutto l’incredibile crescita di fatturato (+70%) registrata nell’ultimo quinquennio, e il correlato miglioramento dei principali indici di efficienza.
Fra questi, sono particolarmente significativi: la redditività, che testimonia un irrobustimento sotto il profilo della solvibilità e della capacità di sostenere gli investimenti (a partire dal 2011 le aziende del report hanno sensibilmente ridotto l’indebitamento netto e incrementato la dotazione di mezzi propri); il miglioramento della gestione del capitale circolante (ridotti, fra l’altro da 7 mesi a 150 giorni i tempi medi di pagamento dei fornitori, mitigando così una tipica anomalia italiana); la dinamica degli investimenti, scesi dopo un picco anomalo nel 2011 ma ora in fase di ripresa.  Anche ipotizzando che prima del 2009 i costruttori di macchine abbiano realizzato delle performance mediocri, ridimensionando così la portata del miglioramento successivo, si tratta pur sempre di dati estremamente positivi, «che fanno del settore in esame un’anomalia “in bene” della manifattura italiana – dichiara Mattei – su cui investire senza riserve».
 

Fiducia ai vertici Acimga
Durante l’assemblea annuale dello scorso 2 luglio, l’associazione ha rinnovato piena fiducia alla dirigenza che l’ha traghettata nel “nuovo corso”. Marco Calcagni (Omet) è stato confermato Presidente di Acimga per il biennio 2015-2016, affiancato dal Vice Presidente Aldo Peretti (Uteco Converting) e con Andrea Briganti Segretario. Nuovo il Consiglio Direttivo, formato da Daniele Barbui (ACE), Giovanni Cama (Cason), Costanza Cerutti (Cerutti Packaging Equipment), Paolo De Grandis (Grafikontrol), Daniele Vaglietti (IMS Deltamatic), Claudio Bisogni (KBA-Flexotecnica), Giorgio Petratto (Petratto), Emilio Della Torre (Simec), Fabrizio Della Casa (Sitma) e dal past president Felice Rossini (Rossini). Il Collegio dei Probiviri vede in campo Flavio D’Andria, Angelo Colombo e il nostro editore, Stefano Lavorini, mentre i Revisori dei Conti sono Simona Ruzzenenti, Pierangelo Colombi e Sante Conselvan (Gama).