Il 28 ottobre Acimga organizza a EXPO 2015 un convegno internazionale dal titolo “Il cibo racconta: le nuove frontiere del food”, che coinvolge brand owner e package printer dell’altra sponda del Mare Nostrum. E porta i buyer a visitare i costruttori italiani.

Un incontro dal format innovativo, pensato per promuovere il dialogo interno alla filiera alimentare; un’occasione più unica che rara (l’Esposizione Universale di Milano); un’area di business, quella dei Paesi del Mediterraneo, di grande importanza sia per le singole imprese sia per l’economia nazionale nel suo insieme, vista la centralità dell’Italia nel bacino del Mare Nostrum. Questi gli “ingredienti” dell’evento organizzato il 28 ottobre da Acimga al Convention Center di Expo SpA, con la collaborazione di ICE-Agenzia e Ministero dello Sviluppo Economico.    
Si tratta di un’iniziativa per vari aspetti innovativa, prova ulteriore del concreto orientamento al servizio che distingue la politica dell’associazione dei costruttori di macchine per il converting, e dell’impegno sempre rinnovato a trovare modalità efficaci di promozione dell’industria nazionale di settore.
«Uno dei grandi obiettivi dei nostri associati – spiega al riguardo Andrea Briganti, Segretario di Acimga – è incrementare e gestire al meglio il commercio con l’estero. A questo scopo le fiere continuano a rappresentare uno strumento importante di promozione, ma non l’unico. Con l’incontro di fine ottobre, per esempio, abbiamo pensato di offrire ai soci Acimga una nuova occasione per dialogare con tutti gli attori della supply chain alimentare, compresi i clienti dei clienti.
Ma non solo: anche di invitare gli utilizzatori a vedere “dal vero” le imprese e gli stabilimenti dei loro fornitori italiani, in modo da rendersi conto della forza e dell’eccellenza tecnologica delle imprese nostrane».

I mercati intorno a noi. Protagonisti dell’evento del 28 ottobre sono gli operatori e i buyer di Marocco, Tunisia, Algeria, Egitto, Israele e Turchia, individuati fra i più attivi e interessanti grazie alla collaborazione di ICE – Agenzia, e ospitati con il contributo degli sponsor (al momento in cui scriviamo Cerutti, Emerson, Omet e Uteco Ndr).
Dopo l’apertura dei lavori, con interventi di Teh Ambrosetti, Carlo Alberto Carnevale Maffè, Carlo Meo e di un esperto di economia del Maghreb, sono invitati a confrontarsi su due i filoni di argomenti, dando vita a due sessioni successive, nello spazio di una mattina:    
– panel 1 “Il dialogo fra forma e funzione del cibo: packaging e consumer experience” con interventi e contributi di Ferrarelle, Birra Castello Pedavena Dolomiti, Ferrero, Barilla e di brand-owner di area magrebina. Il comportamento dei consumatori nelle diverse aree culturali e di mercato, e le relative ricadute a monte sulla filiera di produzione-confezionamento degli alimenti saranno, qui, oggetto di aggiornamento e riflessione;
– panel 2 “La servitisation nel food packaging per l’area mediterranea: nuova infrastruttura logistica e logica della supply chain” ovvero la centralità del servizio come generatore di profitto e la disponibilità del prodotto come elemento imprescindibile dei nuovi modelli di business. Speech di International Paper, Pedon, Oltremare, Consorzio mele, Nestlè.