Cresce a ritmo costante il mercato cinese che si conferma come produttore principale in numerosi segmenti di mercato della filiera grafico-cartotecnica. StudiaBo ci presenta i dati e il report 2024, che vede l’Italia tra i primi fornitori di attrezzature.
La produzione cinese nella filiera grafica-cartaria-converting
La produzione cinese di prodotti della filiera grafica-cartaria-converting è stimata pari a 68.6 miliardi di euro, che fanno del paese il 1° produttore mondiale della filiera. Nel periodo esaminato, la produzione cinese di prodotti della filiera grafica-cartaria-converting è cresciuta ad un ritmo medio annuo (CAGR) molto sostenuto, pari +12.9% nei valori in euro. Tuttavia, dopo il picco toccato nel 2022, nel biennio 2023-2024, complice anche il ridimensionamento dei prezzi lungo la filiera carta, la produzione cinese ha evidenziato una interruzione della fase di forte crescita.
Sono numerosi i segmenti della filiera grafica-cartotecnica in cui la Cina risulta il principale produttore mondiale 2024:
- Imballaggio flessibil (24.5 miliardi di euro), Prodotti finiti tissue (9.4 mld €), Prodotti di cartotecnica (7.3 mld €),
- Sacchetti/Shopper (6.1 mld €), Imballaggio carta e cartone (3.9 mld €), Etichette (1.6 mld €).
Ad essi si aggiungono i segmenti Carta per usi grafici (2° posto tra i produttori mondiali, con 4.1 miliardi di euro stimati a consuntivo 2024) e Prodotti grafici ed editoriali (2° posto tra i produttori mondiali, con 4.9 miliardi di euro stimati a consuntivo 2024).
La domanda cinese di macchine della filiera grafica-cartotecnica
A consuntivo 2024 la Cina si è confermata al 3° posto tra i paesi importatori mondiali di macchine della filiera grafica-cartotecnica, dopo Stati Uniti e Germania. Nel 2024 le importazioni di questo mercato hanno registrato un valore prossimo al miliardo di euro. Si tratta di livelli lontani dal massimo storico, toccato nel 2011 (1.9 miliardi di euro), inferiori del 12.5 per cento ai livelli pre-pandemici.
La composizione qualitativa delle importazioni cinesi di macchine della filiera grafica-cartotecnica mostra, inoltre, un ridimensionamento delle importazioni delle fasce di prezzo più elevate: complessivamente, nel 2024 le importazioni delle fasce Alta e Medio- Alta di prezzo sono stimate rappresentare il 26.9 per cento delle importazioni complessive del mercato, contro il 78.1 per cento di dieci anni prima. Secondo le previsioni ExportPlanning, nello scenario 2025-2028 si prevede che l’import cinese di macchine della filiera grafica-cartotecnica sperimenti un ulteriore ridimensionamento, con un calo medio annuo (CAGR) nei valori in euro di 5.5 punti percentuali, scendendo a circa 740 milioni di euro al termine dell’orizzonte previsivo.
Leadership tedesca tra i paesi fornitori, con l’Italia al 3° posto
La Germania è il principale paese fornitore del mercato cinese di macchine per l’industria grafica, cartaria e del converting, con una quota 2024 pari al 40.8%.
L’Italia figura al terzo posto nel ranking dei paesi fornitori del mercato cinese, dietro al Giappone (quota del 16.3%), con un valore esportato l’anno scorso di 44.4 milioni di euro (pari al 4.1 per cento). Secondo le previsioni ExportPlanning, nello scenario 2025-2028 si prevede che l’export italiano destinato al mercato cinese di macchine della filiera grafica-cartotecnica sperimenti un andamento medio annuo cedente (CAGR: -3.2%) nei valori in euro, attestandosi al termine del periodo a quota 39 milioni di euro.
Composizione delle importazioni cinesi per comparto
Nel dettaglio dei diversi comparti del settore macchine per l’industria grafica, cartaria e del converting, nel 2024 le importazioni cinesi esprimono di gran lunga i valori più elevati con riferimento a macchine da stampa (729.8 milioni di euro), che rappresentano quasi l’80 per cento del totale.
Seguono, per importanza, le importazioni di macchine per converting (100.6 milioni di euro). Nello scenario 2025-2028 tutti i principali comparti di macchine per l’industria grafica, cartaria e del converting sono attesi evidenziare dinamiche mediamente cedenti sul mercato cinese, con un calo complessivo di 138 milioni di euro nel comparto delle macchine da stampa (CAGR: -5.1%) e di oltre 26 milioni di euro nel caso delle macchine per converting (CAGR: -7.3%).
Le esportazioni italiane sul mercato cinese per comparto
Le esportazioni italiane sul mercato cinese risultano rilevanti con particolare riferimento al comparto macchine da converting (23.7 milioni di euro a consuntivo 2024) e, in misura minore, nel comparto macchine da stampa (16.8 mln €).
Nello scenario 2025-2028 le esportazioni italiane di macchine per l’industria grafica, cartaria e del converting sul mercato cinese sono attese evidenziare una riduzione complessiva di 5.4 milioni di euro (CAGR: -3.2%), con i contributi più negativi dalle vendite di macchine per converting (-4.7 milioni di euro, pari ad un calo medio annuo del -4.7% nei valori in euro), mentre potranno mantenersi stabili le vendite di macchine da stampa (CAGR: +0.3%).
Conclusioni
La produzione cinese di prodotti della filiera grafica-cartotecnica risulta al primo posto assoluto a livello mondiale, con quasi 70 miliardi di euro stimati a consuntivo 2024 e con diffuse specializzazioni nell’ambito dei diversi segmenti grafici-cartotecnici.
Tuttavia, l’analisi del mercato cinese di macchine della filiera grafica-cartotecnica evidenzia l’avvenuto raggiungimento di una fase di saturazione delle importazioni, con un ridimensionamento intervenuto nell’ultimo decennio e atteso confermarsi nello scenario di previsione 2025-2028.
La composizione qualitativa delle importazioni cinese di macchine della filiera grafica-cartotecnica mostra, inoltre, una decrescente rilevanza delle importazioni delle fasce di prezzo più elevate, spiegabile probabilmente alla luce di un progressivo “upgrading” qualitativo della produzione nazionale del settore.
Le vendite italiane del settore rivolte al mercato cinese si posizionano in terza posizione per valori 2024 (44.1 milioni di euro), dopo quelle di Germania (ampiamente leader del mercato) e Giappone e si concentrano soprattutto nel comparto delle macchine per converting (23.7 milioni di euro).
Le prospettive di sviluppo di questo mercato per gli esportatori italiani nel prossimo quadriennio (2025-2028) appaiono peraltro poco favorevoli, con previsioni di un calo complessivo dell’export italiano del settore nell’ordine dei 3.2 punti percentuali medi annui nei valori in euro.
Il calo impatterà, in particolare, le vendite del comparto macchine per converting (CAGR: -5.4%), mentre quelle di macchine da stampa potranno conservare gli attuali livelli (prossimi ai 17 milioni di euro).