Non è stata una sorpresa tuttavia la conferma ha superato, per numeri e densità di contenuti, le aspettative. Le due grandi fiere d’autunno, Labelexpo Europe e la grande K della plastica e della gomma, hanno chiuso i battenti con piena soddisfazione di organizzatori e partecipanti. E se l’internazionale dell’etichettatura, dominata dalla digitalizzazione dei processi e dall’ibridazione delle tecnologie, è cresciuta soprattutto in espositori e grado di internazionalizzazione, K – terminata solo ieri, dopo ben 8 giorni di svolgimento – ha messo in campo non solo numeri imponenti ma anche un evidente spostamento di focus.

A Duesseldorf 3.330 espositori di 63 nazioni del mondo hanno incontrato circa 225.000 visitatori da 165 diversi Paesi, confermando la statura di leader mondiale di questa fiera. Inoltre quest’anno si è affermata con evidenza la crescente importanza del packaging flessibile fra i settori applicativi, e la parallela universale attenzione alle problematiche di sostenibilità delle plastiche. Sebbene in modo un po’ diverso da quello che ci aspettavamo, a una prima analisi sembrerebbe che dalle grandi corporation chimiche che producono materiali siano uscite poche novità, mentre molta più fantasia concreta si è riscontrata fra i costruttori di macchine. Che in più di un caso hanno mostrato in demo live accoppiatrici e stampatrici produrre film plastici eco sostenibili di nuova concezione, frutto della stretta collaborazione con i partner di filiera – anzitutto produttori di substrati, adesivi e inchiostri. E annunciato nuovi sviluppi per drupa 2020.

Una K sempre più flessibile e verde

Il primissimo report degli organizzatori documenta sia la crescita dei numeri sia l’universale attenzione degli operatori alle tematiche della sostenibilità ambientale, ma sottolinea anche un altro elemento distintivo di K. Si tratta della natura di “piazza d’affari” di questa fiera, dove più che in altre, si vende e si compra, si trovano rivenditori e partner, si pongono le basi di business futuri. Lo abbiamo constatato di persona durante la visita, testimoniato agli stand da personale esausto e contento. K 2019 si è caratterizzata per una propensione agli investimenti più elevata che in precedenza e per il fattivo interesse degli operatori per le ultime tecnologie.

Le nazioni meglio rappresentate di visitatori dopo la Germania sono state Italia, Paesi Bassi, India, Turchia e Cina, seguite dagli Stati Uniti. Inoltre, si è registrato un notevole aumento del numero di visitatori professionali provenienti dalla Federazione Russa, dal Giappone e dal Brasile. Altri dati significativi sono l’elevato numero di dirigenti tra i visitatori di K (68%) e la soddisfazione dei visitatori ai massimi livelli (oltre il 91%). La prossima K si svolgerà dal 19 al 26 ottobre 2022.

Labelexpo 2019, la più internazionale di sempre

L’edizione del quarantesimo anniversario di Labelexpo Europe registra una presenza internazionale mai così elevata, con visitatori provenienti da 140 Paesi rispetto ai 125 di due anni fa. Nel corso di quattro giorni 40mila metri quadri di fiera hanno ospitato quasi 700 espositori e accolto 37.903 visitatori: una cifra, quest’ultima, di poco superiore alla precedente edizione, che ha pienamente soddisfatto gli espositori.

Tanti gli operatori provenienti da India, Cina e Giappone. Molto elevata anche la presenza di visitatori dall’Europa Orientale, che ha fatto segnare incrementi percentuali importanti rispetto al 2017: Croazia +51%, Lituania +36%, Romania +25%, Russia +14%. Anche il Brasile ha visto i propri numeri crescere del 14%.

Labelexpo è una fiera da cui ci si aspetta un aggiornamento sugli sviluppi delle tecnologie e dei prodotti, e suggestioni sui trend della domanda, e anche quest’anno non ha tradito: nelle prossime settimane gli esperti annunciano analisi e rapporti, che riferiremo sui nostri canali di comunicazione. Tuttavia l’expo di Bruxelles non è solo vetrina e occasione di incontro. Dai rapporti degli organizzatori arrivano le prime informazioni sulle vendite concluse durante la manifestazione:

  • HP ha venduto la 200esima HP Indigo 20000 a un converter sloveno;
  • La N610i di Domino è stata acquistata da un converter belga il primo giorno;
  • Lombardi Converting Machinery ha venduto cinque Synchroline 430 durante i primi due giorni;
  • Tre macchine Gallus sono state acquistate da stampatori indiani;
  • Konica Minolta, che faceva debuttare in fiera AccurioLabel 230, ne ha venduta un’unità nel giorno di apertura;
  • La linea di converting digitale DC350 di Grafisk Maskinfabrik è stata acquistata da un converter inglese, assieme a un ribobinatore SR350;
  • Il sistema di taglio laser di Grafotronic, presentato in fiera, è stato acquistato da un converter di etichette americano;
  • Screen ha venduto la sua prima Truepress in Germania;
  • UV Graphic Technologies ha venduto sette macchine Ultraflex UFO;
  • Un converter russo ha acquistato la S1 di Multitec;
  • Monotech Systems ha venduto tre unità di Colornovo, una in Europa, una in Asia e una terza in Cina;
  • Wanjie ha venduto un sistema di stampa per etichette a un converter spagnolo;
  • Tre sistemi di finishing Rhyguan sono stati acquistati durante il primo giorno: due da aziende tedesche e una da un converter italiano.

La stessa redazione di Converting ha raccolto diverse altre notizie analoghe. Aggiornamenti on line e sulla carta.