Prospettive di sviluppo (rallentato), trend tecnologici, problemi e soluzioni inerenti la sostenibilità e financo un aggiornamento sul Bisfenolo A, ingrediente fondamentale degli scontrini di cassa, bancomat e affini … Cronache dal Convegno Tecnico Gipea.

Un Gipea sempre più comunicativo – con un nuovo sito di informazione sulle attività del Gruppo e degli associati, e una pagina propria su Linkedin – si è riunito il 15 novembre a Milano per dar vita al convegno tecnico d’autunno, introdotto dai saluti e dagli aggiornamenti sul gruppo e sul mercato della presidente in carica, Elisabetta Brambilla. Si è fatto il punto sui temi di attualità e divulgati i risultati dell’Osservatorio Economico condotto per i soci Gipea da Partners SpA, esposti da Gianluca Cinti insieme a Federico Visconti, economista, contitolare della società di ricerche e rettore della Libera Università di Castellanza, che lo ha raggiunto offrendo un contributo ulteriore di analisi, commenti e simpatia.

Ne è emersa la fotografia di un settore in crescita (con un fatturato 2018 al +1,9% e volumi al +2,2%), seppure rallentata rispetto al passato recente, e in salute più che discreta considerati tutti gli indicatori significativi (EBITDA e risultati economici). E con prospettive di un ulteriore sviluppo interessante, seppure non così eclatante da attrarre investimenti “a occhi chiusi” come, scherzando nel tono ma non nel merito, si era detto negli ultimi anni a ogni fine convegno.

Plastiche, bisfenolo e aggiornamenti tecnologici

Uno degli argomenti più “caldi” del giorno è stato affrontato durante il convegno da Italo Vailati, direttore Gipea e Giflex nonché vicedirettore generale di Assografici. Ha parlato di Plastic Strategy, partendo da una serie di chiarimenti necessari per orientarsi nella confusione diffusa (quello fra inquinamento da plastica e da CO2, ad esempio). E da una premessa senza la quale è impossibile fare discorsi responsabili: secondo Vailati – chimico di formazione ed esperto della materia – l’uomo oggi non può fare a meno delle plastiche, che svolgono un ruolo di civiltà e progresso insostituibile nella conservazione dei cibi e nella riduzione dello spreco alimentare. Si deve e si può, invece, progettarne una gestione sostenibile, sia sul piano politico-culturale sia su quello economico e tecnologico, continua Vailati, che precisa: NON con provvedimenti come la Plastic Tax, che pare concepita più per blandire gli ecologisti e fare cassa che per risolvere problemi di inquinamento. Argomenta, il direttore Gipea, con l’aiuto di cifre e dati, l’insensatezza di un’imposizione che prospetta il rischio di messa in crisi delle imprese e di intere fette di economia, e accenna alle difficoltà di confronto con esponenti politici inaccessibili (ma al momento in cui scriviamo il provvedimento è stato messo in stand by, Ndr).

Dopo Vailati si sono avvicendati al microfono Giovanni Daprà e Mara Baschieri per illustrare il Progetto comunicazione Gipea, Michele Libori (anch’esso coadiuvato da Daprà) sugli orientamenti del mercato rilevati a Labelexpo 2019, e Anna Perego di Colorgraf che, insieme a Piero Pozzi, ha svolto una relazione sugli inchiostri compostabili. Sono stati interventi interessanti, fra cui spiccava quella di Alberto Quaglia, titolare di ARO Etichette e produttore (anche) di etichette industriali, sulle novità e limitazioni a livello europeo nell’uso del Bisfenolo nella produzione di carte termiche.

Quaglia ha informato sulle proprietà e la dannosità per la salute umana del Bisfenolo A, qui affrontato in quanto ingrediente delle carte usate per produrre scontrini di cassa e simili ma presente anche in altri manufatti ben più “sensibili”, come le tettarelle dei biberon ad esempio. Il legislatore europeo ha imposto dei tetti al suo impiego e ora pare orientato a vietarne l’impiego tout-court, indicando come possibile alternativa il Bisfenolo B. Peccato, documenta Quaglia, che anche questo elemento sia dannoso per la salute… Una vicenda da seguire.

Il congresso di primavera di Gipea si terrà a Bologna il 22 e 23 maggio 2020.