Nel settore dell’imballaggio flessibile, l’ascolto delle esigenze del mercato è il punto di partenza di ogni sviluppo tecnologico concreto. Il comparto italiano è osservato con grande attenzione anche a livello internazionale, e i costruttori di macchine continuano a distinguersi per capacità di innovazione. In questo contesto si inserisce il lavoro di ricerca e sviluppo di Sei Laser, che ha fatto della tecnologia laser per il packaging uno dei propri ambiti più avanzati. Durante la visita allo stabilimento di Curno, abbiamo incontrato il team aziendale e Matteo Maffeis, Sales Manager Flexible Packaging, che ci ha guidati in una demo dedicata a PackMaker di Sei Laser, mettendo in evidenza soluzioni tecniche, applicazioni e vantaggi per i converter.

PackMaker di Sei Laser è un modulo laser “all-in-one” che combina lavorazioni in cross web e web direction, integrabile su taglierine e ribobinatrici esistenti e configurabile fino a otto sorgenti laser indipendenti.

Perforazione meccanica vs laser

Per comprenderne le potenzialità PackMaker di Sei Laser, offerto anche come primo esempio di comparazione, basti pensare alle performance offerte rispetto alla perforazione meccanica: con microfori prodotti al laser da 60–80 micron, contro i 250 micron tipici degli aghi è possibile garantire un risultato duplice in tutte le lavorazioni che necessitano di uno scambi d’aria da non di liquidi, come nel caso delle buste dell’insalata. Da un lato l’acqua non entra nel sacchetto immerso o esposto a condensa, dall’altro si controlla con precisione lo scambio dei gas, prolungando la shelf life di insalate, frutta pronta e altri freschi pronti al consumo.

Maffeis spiega anche un dettaglio spesso invisibile: attorno al foro il laser crea una “coroncina” che rinforza il bordo invece di strapparlo, come avviene con l’ago. Questo è decisivo quando i converter usano film sempre più sottili, come BOPP bi-orientato da 20–25 micron: il foro meccanico li indebolisce, mentre la micro-perforazione laser mantiene integra la confezione, evitando strappi accidentali e riducendo il rischio di contaminazione da frammenti di scarto.

PackMaker di Sei Laser lavora anche sulla macro-perforazione per ortofrutta: fori più grandi, pensati per garantire ventilazione a pomodori e verdure in vaschetta. La migliore aerazione limita la formazione di muffe, mentre il bordo fuso dal laser protegge il film sottile e assicura un taglio pulito. In tutti i casi il processo è digitale: cambiare formato o ricetta vuol dire semplicemente richiamare un file, con tempi di set-up molto ridotti rispetto alle soluzioni meccaniche tradizionali.

PackMaker di Sei Laser: taglio per aperture facilitate

Un altro capitolo chiave sono le aperture facilitate. Nei packaging multistrato per formaggi grattugiati, snack o pet food, PackMaker di Sei Laser incide solo alcuni layer, fermandosi prima dello strato barriera che garantisce la conservazione del prodotto. Su strutture a tre, quattro o cinque strati, la possibilità di modulare con precisione la profondità del raggio consente linee di strappo pulite, direzionate e ripetibili, senza compromettere la tenuta in atmosfera protetta.

Controlli continui, documentati e misurati

Per garantire il miglior risultato possibile, PackMaker comprende un sistema di controllo visivo in linea, sviluppato proprio su richiesta dei clienti. Una telecamera con ottica dedicata misura diametro e ovalizzazione dei microfori, confrontandoli con le specifiche – spesso derivate da standard nordamericani che impongono fori da 60–80 micron con ovalizzazione massima del 10%. Il report finale certifica il numero di fori conformi, segnala eventuali scostamenti con la metratura precisa e, se il cliente lo desidera, può anche fermare automaticamente la produzione.

Dalle parole di Maffeis emerge così un quadro chiaro: PackMaker di Sei Laser non è solo una macchina produttiva, ma uno strumento di sviluppo con cui i converter possono sperimentare nuovi materiali – dai film tradizionali alle bioplastiche e ai supporti cellulosici accoppiati – e proporre imballi più performanti, sicuri e sostenibili ai brand owner.