Gli scatolifici trasformatori si confrontano con il nuovo Regolamento Europeo sugli imballaggi, forti di una filiera che genera valore economico e sostenibile e puntano a valorizzare la propria identità.

L’Associazione Italiana Scatolifici ha tenuto ieri, 2 ottobre 2025, un incontro per approfondire il ruolo cruciale degli imballaggi in cartone ondulato nel packaging sostenibile e per spiegare le specificità degli scatolifici trasformatori all’interno della filiera produttiva. L’appuntamento ha visto la partecipazione del Presidente dell’associazione, Andrea Mecarozzi, che ha illustrato l’unicità e le prospettive di un settore che si conferma leader nell’economia circolare.

L’Associazione Italiana Scatolifici rappresenta il comparto degli scatolifici trasformatori (non integrati verticalmente), un’espressione del Made in Italy composta da circa 300 aziende, per lo più PMI a capitale familiare italiano, distribuite su tutto il territorio nazionale, la maggior parte in Lombardia, Veneto, Toscana, Emilia-Romagna e Marche. Insieme, queste aziende generano un fatturato annuo di 1,3 miliardi di euro e danno occupazione a oltre 5.000 persone, trasformando ogni anno più di 2 miliardi di metri quadrati di cartone ondulato. Con questi numeri tale settore si pone ora l’obiettivo di valorizzare al meglio la propria identità, distinguendosi per una stretta integrazione con il territorio e prospettive di crescita che si legano alla progressiva sostituzione di materiali ad alto impatto ambientale.

La sostenibilità nel comparto scatolifici

Ogni anno in Italia vengono prodotti circa 190 milioni di tonnellate di rifiuti, di cui circa 13,9 milioni sono imballaggi. Di questi, ben 4,6 milioni di tonnellate di carta e cartone sono stati riciclati nel 2024, attestando un tasso di recupero del 92,5%, il più alto tra tutti i materiali di imballaggio. Grazie a questo sistema virtuoso, il nostro Paese contribuisce per circa il 15% alla raccolta europea di carta e cartone, con l’80% della fibra utilizzata per produrre cartone ondulato proveniente da materiale riciclato. Il restante 20% deriva da foreste gestite in modo sostenibile.

Andrea Mecarozzi, Presidente dell’Associazione Italiana Scatolifici, ha commentato: “Il nostro settore rappresenta un’eccellenza che coniuga tradizione e innovazione, offrendo soluzioni di packaging funzionali e sostenibili con la flessibilità e l’orientamento al cliente che caratterizza le PMI italiane. Stiamo lavorando attivamente per il sempre maggiore riconoscimento, anche a livello istituzionale, del nostro comparto, delle sue potenzialità e del suo valore. Siamo un mondo di piccole e medie imprese sparse su tutto il territorio italiano, in prima linea nella transizione ecologica e fortemente radicate nel tessuto industriale dei vari distretti. Continueremo dunque a lavorare per promuovere presso tutti gli stakeholder una filiera che genera valore economico, ambientale e sociale“.

Associazione Italiana Scatolifici e il PPWR

L’incontro è stato anche l’occasione per fare il punto sul Regolamento Europeo Imballaggi (PPWR), entrato in vigore l’11 febbraio 2025. Un provvedimento che trasformerà notevolmente il mondo degli imballaggi in Italia e in Europa nel giro di pochi anni. Il PPWR impatterà in modo “relativo” sul comparto degli imballaggi in cartone ondulato, poiché, rispetto ad altri materiali, il cartone è già caratterizzato da un massiccio uso di materie prime seconde, da un’eccellente filiera di raccolta e riciclo a livello europeo e da trend di progettazione orientati all’eco-design. L’Associazione ha costantemente monitorato le bozze del Regolamento, lavorando per valorizzare l’eccellenza nel riciclo della filiera italiana della carta.

Molti degli aspetti che diverranno obbligatori con il PPWR – come l’utilizzo di alte percentuali di materiale riciclato e la produzione di imballaggi in monomateriale – sono già pratiche consolidate tra le nostre aziende associate, come ha rivelato un nostro recente studio interno. Il Regolamento Europeo, per quanto ci riguarda, andrà dunque a inserirsi in uno scenario ‘già fertile’ e pronto a ulteriori innovazioni sempre più sostenibili che comprenderanno anche la sostituzione di molti materiali da imballaggio impattanti dal punto di vista ambientale. La vera sfida per noi come associazione sarà agevolare tutte le prossime trasformazioni educando le nostre aziende e lavorando con il legislatore per ottenere l’attenzione e gli strumenti necessari per queste importanti, prossime evoluzioni“, ha concluso Andrea Mecarozzi.