Green Arrow Capital SGR, per conto del “Fondo Green Arrow Private Equity Fund 3”, annuncia il perfezionamento dell’operazione di investimento nel Gruppo Poplast, con acquisizione della quota di maggioranza dalla società inglese di gestione di fondi di investimento alternativi EOS Investment Management e dai soci operativi, reinvestitori.

L’investimento, il nono per il Fondo 3 perfezionato dal team di Private Equity di Green Arrow Capital, prevede la costituzione del primo polo di Green Packaging. La partecipazione in Poplast, che a sua volta controlla il 100% di FM Plastic, verrà detenuta attraverso una holding, Green Pack Holding Srl, che punta ad aggregare altre società attive nel converting di packaging flessibile, caratterizzate dall’utilizzo di materiali riciclabili, compostabili ed innovativi.

Obiettivo del Fondo Green Arrow Private Equity 3 è quello di affiancare la partecipata in un percorso di crescita dimensionale, proseguendo nella strategia di consolidamento intrapresa sui mercati di riferimento e fornendo il supporto finanziario necessario all’espansione nazionale e internazionale. La strategia prevede anche un processo di business integration con altre realtà produttive, in un’ottica di ampliamento dell’offerta con l’obiettivo di dare impulso allo sviluppo di nuovi prodotti dai materiali innovativi e sostenibili, nel rispetto dei principi ESG.

Le società del Gruppo, con sede produttiva in Italia a Castel San Giovanni (Piacenza) e a Lamporecchio (Pistoia), e con mercati di sbocco nazionali ed esteri in particolare nell’industria alimentare, rappresentano un’eccellenza italiana in tutta la filiera produttiva: dalle fasi di stampa, accoppiamento, laminazione, al taglio di film flessibile realizzato con materiale riciclabile, compostabile e di carta, che viene utilizzato nel confezionamento di prodotti alimentari, del tissue e del settore industriale. Le società si avvalgono inoltre di una duplice tecnologia di stampa, altamente innovativa e sviluppata attraverso l’utilizzo di macchinari di ultima generazione (stampa flexografica e rotocalco/incavografica).

Il Gruppo Poplast ha chiuso il 2018 con un giro d’affari di circa Euro 63 milioni ed un EBITDA di circa Euro 10 milioni. Il trend positivo di crescita del Gruppo negli ultimi anni, e in particolar modo degli ultimi tre anni dove i parametri economico-finanziari sono raddoppiati dall’acquisizione di EOS Investment Management conclusa nel novembre 2016, è il risultato di uno sviluppo organico e di un processo di consolidamento sul mercato di riferimento già avviato portato avanti dal management della società che, grazie anche alla partnership con EOS Investment Management, ha realizzato già due add-on. Ai risultati del Gruppo ha contribuito anche il business model basato su massima flessibilità e servizio al cliente, che si tramuta in delivery times dimezzati rispetto alla media dei competitors attivi sul mercato, raggiungendo dunque una maggiore marginalità e un posizionamento competitivo. A questo si aggiunge la capacità del management del Gruppo di saper gestire in maniera efficiente il pass-through sul prezzo d’acquisto della materia prima.

A fare da cornice al grande successo economico finanziario, sono state le policy di investimento sostenibile emanate da EOS Investment Management e in perfetta simbiosi con il management di Poplast. Sono stati infatti effettuati anche importanti investimenti per la realizzazione di materiali ecosostenibili, biodegradabili e compostabili dove Poplast è stato più volte premiata e definita un caso scuola indiscusso del settore. Infatti, nel 2018 Poplast ha partecipato al Made Awards, categoria Innovation Packaging 2018, vincendo il progetto Film emballage Bio source et compostable per il film più̀ naturale ed ecologico mai realizzato. Quest’anno Poplast si è aggiudicato il Premio Grande Industria ed è inoltre in competizione per l’Oscar dell’Imballaggio, sempre nell’ambito del miglior materiale a barriera, idoneo al riciclo.

Nella foto di apertura, da sinistra: Eugenio de Blasio, fondatore e CEO Green Arrow Capital, e Daniele Camponeschi, co-founder GAC e CIO GAC Sgr