Dal significato dei colori nei marchi DOP e IGP fino al verde Pantone del logo biologico UE: come il colore nelle etichette alimentari influisce su legalità, comunicazione e fiducia del consumatore.

Michele Stocola
Giurista esperto di legislazione e sicurezza alimentare in particolare di etichettatura, filiera dell’etichetta e imballaggi.
La stampa delle etichette ha avuto uno sviluppo straordinario. Questo ha riguardato anche il contenuto delle etichette sugli alimenti. Da un passato con indicazioni in etichetta senza particolari vincoli e insufficienti per il consumatore, ad un presente che vede le indicazioni ai consumatori stabilite da norme sempre più dettagliate e complesse.
Oggi, oltre a determinate indicazioni obbligatorie, tra i punti rilevanti ci sono: la dimensione dei caratteri, la cromatura e i simboli che sempre più troviamo in etichetta. Nella filiera dell’etichetta l’aspetto produttivo è strettamente connesso con l’aspetto legislativo. L’uno non può fare a meno dell’altro. Le etichette non sono solo immagini, colori, materiali e forme, ma anche espressioni di norme. Chi vi scrive, negli ultimi tempi, ha sempre più richieste di formazione sugli aspetti legislativi per i propri addetti, da parte di produttori di etichette e imballaggi. Del resto, la conoscenza degli aspetti legislativi è un dovere per il proprio lavoro, per il cliente e per il consumatore finale. Un’etichetta conforme è un’etichetta che rispetta la sicurezza alimentare.
Colore nelle etichette: cosa dice il Regolamento UE
Il Reg. UE 1169/2011, relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori, attribuisce molta importanza alla leggibilità delle informazioni obbligatorie, prevedendo che queste debbano essere trasmesse con un’altezza minima e comunque leggibili.
Inoltre, è necessario che le informazioni ai consumatori siano apposte in un punto evidente, in modo da essere facilmente visibili. Un’attenzione particolare riveste la leggibilità, i colori e i simboli che ritroviamo sulle confezioni. Questi ultimi sempre più presenti e regolati dalle norme, possono essere facoltativi oppure obbligatori. Spesso sono i disciplinari di consorzi o la stessa legislazione che se ne occupa. I simboli hanno la funzione di indicare le caratteristiche di un prodotto attraverso una semplice immagine, senza tante parole.
Molto utilizzato, per questioni ambientali, è il simbolo delle tre frecce che si inseguono formando un nastro triangolare (ciclo di Mobius). Simbolo internazionale del riciclaggio, si trova generalmente sugli imballaggi di carta, cartone e cellulosa con un doppio significato: imballaggio composto da materiale riciclato oppure confezione che può essere nuovamente riciclata. Il suo colore più diffuso è il verde ma lo troviamo anche in nero e in diverse varianti di colore. Non esiste un colore specifico obbligatorio.
Alcuni riferimenti comuni
Tra i più noti ci sono i simboli dei prodotti DOP e IGP. Entrambi ricordano un sole, ma i colori sono diversi. Per i prodotti DOP troviamo il simbolo in due colori rosso e giallo, mentre per il simbolo IGP i due colori sono il blu e il giallo. Sono previste deroghe ai loro colori solo in casi in cui esistono problemi tecnici che ne impediscono l’applicazione a colori. Come previsto dal Reg. CE 628/2008, per il logo DOP il logo è composto dal rosso Pantone 711; se stampato in quadricromia, 100 % magenta e 80 % yellow. Mentre il giallo è composto dal Pantone Yellow 109, in quadricromia 10 % magenta e 90 % yellow. Per quanto riguarda il logo IGP, il logo è composto dal blu dal Pantone Reflex Blue, in quadricromia 100 % cyan e 80 % magenta. Per il giallo Pantone Yellow 109, in quadricromia 10 % magenta e 90 % yellow.
Per i prodotti realizzati con il metodo biologico, esiste un famosissimo simbolo che non prevede varianti colore se non in casi particolari. Si tratta della riconoscibile bandierina monocolore in verde con la foglia composta da stelle, la quale oltre ad avere una forma e proporzione specifica, deve essere realizzata in un determinato colore, per l’esattezza il Pantone 376, in caso si faccia ricorso alla quadricromia sarà composto dal 50 % cyan più 100 % yellow, come da Reg. UE 2018/848, il quale disciplina i prodotti alimentari biologici.
Occhio alle fonti
I simboli e i loro colori sono emblematici e fonte di riconoscibilità. Sintetizzano informazioni dirette al consumatore in qualche centimetro quadro. Se le caratteristiche richieste per determinati simboli non sono rispettate, compreso il colore, si rischia di avere un’etichetta non conforme, con tutte le conseguenze del caso, anche dal punto di vista giuridico. La ricerca di informazioni aggiornate e affidabili non è un’attività scontata: la rete è piena di riferimenti, a volte corretti ma superati da aggiornamenti, per cui è sempre preferibile lavorare sin dalla progettazione seguendo le normative ufficiali e facendo supportare da professionisti esperti.