Bobst alza il drappo rosso sulla nuova 20SEVEN a tamburo centrale per la stampa flexo in extended color gamut e illustra i dispositivi che la rendono unica, superando le criticità tipiche di questo processo.

20SEVEN, la nuova flessografica per stampare in ECG sviluppata da Bobst, definisce nuovi parametri di accuratezza e affidabilità della stampa a 7 colori. È stata presentata in anteprima mondiale lo scorso 27 e 28 febbraio a Bielefeld (D), ex sede Fischer&Krecke e centro d’eccellenza Bobst per le flexo a tamburo centrale, a centinaia di trasformatori e giornalisti internazionali, con demo live e sessioni di approfondimento sui dispositivi che rappresentano lo stato dell’arte del gruppo. Ma all’evento, intitolato “We make it happen”, sono stati invitati anche i rappresentanti di Pepsico, Henkel, Nestlé e Barilla a raccontare come si orientano i brand leader in materia di packaging, e Luis Mora, direttore Marketing&Innovation in Litoplas, a spiegare come il converter colombiano che realizza in ECG la metà degli oltre 350 milioni di metri quadri prodotti all’anno ha riorganizzato i processi per massimizzare i vantaggi di questa tecnologia.

Il bello dei 7 colori
L’extended, o expanded, gamut per la stampa a 7 colori (ECG or EG) aggiunge tre colori – di norma arancio, verde e viola – alla quadricromia tradizionale (CMYK). Si tratta di una tecnica a cui tutti i converter, ma anche i creativi e i brand owner, guardano con interesse perché in grado di incrementare il gamut con un’efficienza di molto superiore rispetto al tradizionale processo CMYK+colori speciali.
La posta in gioco è alta: se una stampa offset a 4 colori è in grado di generare il 65% della paletta Pantone, con un processo a 7 colori si raggiunge il 90% delle tonalità in catalogo: un vantaggio non indifferente, quello di una grafica di maggiore impatto, che diventa sempre più determinante man mano che si moltiplicano le referenze a scaffale e si riduce in parallelo la loro vita commerciale.
Per il converter adottare un flusso a 7 colori significa eliminare i tempi morti aumentando la capacità produttiva, usare meno materiali e velocizzare i cicli. Senza contare che evitare il lavaggio fra un colore speciale e l’altro genera ulteriori, evidenti, economie, così come il non dover più tracciare le non-conformità né gestire una molteplicità di ordini, ricette, inchiostri e altre complessità generate dalla gestione dei colori spot.
Infatti l’adozione dell’ECG cresce. Secondo stime Pantone, attualmente fra il 15 e il 25% del packaging è stampato in ECG; entro i prossimi 10 anni ci si aspetta che questa quota raggiunga il 50%.

La macchina
La posta in gioco, insomma, è alta e Bobst ci lavora da molto sia con il progetto REVO sia sulla fascia 1050-1450 mm di quest’ultima 20SEVEN da 400 m/min di crociera (600 m/min la velocità massima), evoluzione del precedente modello 20SIX a tamburo centrale. Fra il lancio della 20SIX e quello della 20SEVEN la R&S del gruppo svizzero si è dedicata a migliorare l’efficienza delle macchine e ad adeguarle alle nuove tecnologie di processo. In particolare, gli sviluppi che caratterizzano la nuova macchina massimizzano la ripetibilità e omogeneità del processo, rendendola particolarmente adatta alla stampa con gamma cromatica estesa. Inoltre, il design compatto, abbinato a un’automazione “amichevole”, rendono i cambi lavoro estremamente rapidi, e la flessibilità della macchina permette di personalizzarla per rispondere ad esigenze di produzione speciali con opzioni ad hoc, quali unità flexo a valle, unità di stampa rotocalco e barre per la stampa reverse.
Nel Training Center di Bobst recentemente allestito a Bielefeld, Federico D’Annunzio (Strategic Products and Marketing Director BU Flexible Materials) ne ha illustrato con la nota verve struttura, componenti e prestazioni, oltre ai numerosi e-service per effettuare troubleshooting e controllo della produzione, che consentono alle macchine Bobst installate di mantenere la massima efficienza.

Il nuovo sistema di inchiostrazione
I progettisti si sono dedicati a migliorare la meccanica e il controllo di processo e, scendendo nel particolare, a garantire un’inchiostrazione controllata che riveste un’importanza se possibile ancora maggiore in ambiente ECG. Questo lavoro ha dato vita a un particolare sistema di inchiostrazione denominato smartFLO, e relativa camera a racla, che ottimizzano e mantengono costanti la temperatura e il flusso dell’inchiostro, assicurando risultati di stampa prevedibili, stabili e controllati con entrambi i tipi di inchiostro a solvente e a base acqua. Particolarmente evidente, il processo di standardizzazione che orienta l’intero progetto e consente di sfruttare appieno le opportunità dell’ECG di ridurre i costi di produzione, aumentare la coerenza e ridurre gli errori e le variabili generali dagli interventi del singolo operatore.

Essiccazione e stabilità
Concorre alle prestazioni della 20SEVEN, soprattutto nella stampa ad alta velocità con inchiostri a base acqua, il nuovo essiccatore “Full Surface Matrix (FSM)” che promette un’asciugatura perfetta a temperature ridotte, evitando il rischio che il substrato si raggrinzisca. E contribuisce, sul lato meccanico, anche “triLOCK”: l’esclusivo meccanismo di bloccaggio ad alta coppia, che opera su tre punti assicurando la stabilita assoluta dei cilindri. triLOCK elimina il bloccaggio manuale, evitando la benché minima deviazione da un posizionamento perfetto e rendendo le sequenze di lavoro più facili e veloci per l’operatore.