“Il premio dei premi” alla qualità della stampa flessografica narrow web su carta, assegnato lo scorso 30 maggio a Milano da FTA Europe, dopo il successo al BestInFlexo 2017. Ma anche i primi posti guadagnati ai precedenti concorsi nazionali del 2015 e 2016, e il prestigioso secondo FTA Europe Award 2016 nella categoria carta a banda larga. Cartotecnica Postumia si mette in gioco a livello etico, tecnologico e organizzativo, e vince.

Cartotecnica Postumia è un’azienda famigliare, guidata da Gabriele Gava e dal figlio Pierluigi, che ha festeggiato nel 2017 i 50 anni di attività. Fin dalla nascita si è focalizzata sulla produzione di imballaggi di carta, in particolare shopper per negozi e sacchetti a fondo quadro per alimenti come farina, zucchero, riso eccetera. Attestata a livello internazionale per la qualità di prodotto e di servizio, opera con una struttura solida, 120 dipendenti e un turnover importante: il fatturato supera i 20 milioni di euro, equamente divisi tra sacchetti industriali e shopper con maniglie.

Le scelte e i progetti

Ma quello che fa di Postumia ciò che è, e la distingue da altre realtà che operano sugli stessi mercati, è “l’anima”, fatta di scelte di valore e tecnologiche. Emblematico, allora, che tutti i prodotti della cartotecnica di Carmignano di Brenta (PD) siano realizzati usando carta certificata, proveniente da foreste gestite in maniera responsabile. Così come, sul piano tecnologico, è significativo che i prodotti siano stampati in flessografia, con tre macchine da stampa a tamburo centrale di ultima generazione, che alimentano le 13 confezionatrici di sacchetti e shopper. Il raggio d’azione è globale. Postumia esporta il 50% della produzione in Europa ma anche in Stati Uniti, Africa e Medio oriente dove viene apprezzata per l’elevata qualità di stampa e il servizio flessibile.

“Ci siamo specializzati nelle tirature piccole e medie“, spiega Pierluigi Gava, CEO della società, “e siamo in grado di garantire tempi di consegna molto veloci ed una estrema flessibilità e rapidità di risposta, per offrire al cliente il massimo valore». L’organizzazione svolge, infatti, un ruolo chiave nel successo della cartotecnica, impegnata da qualche anno in un importante progetto di trasformazione dei processi in ottica lean. «I rapidi ritorni in apprezzamento da parte dei clienti ci stanno dando ragione. E nel prossimo futuro abbiamo previsto ulteriori investimenti per aumentare la capacità produttiva. Il nostro focus è e resta sempre la stampa flexo, ma stiamo valutando anche delle opzioni nel digitale per sviluppare nuovi segmenti di mercato che cercano una personalizzazione ancora più spinta.”

Con questo impegno equamente distribuito sui vari fronti dell’attività aziendale, Cartotecnica Postumia fa incetta di premi che ne attestano la capacità superiore sul piano della qualità del prodotto. Ecco come e perché, in un’intervista a Pierluigi Gava.

Cartotecnica Postumia ha vinto l’FTA Europe Diamond Award 2018 per la migliore stampa flexo su carta a fascia stretta. Con quali motivazioni della giuria? Quali aspettative vi hanno spinti a partecipare al concorso?

Abbiamo vinto il primo premio al concorso organizzato dalla Flexo Technical Association nella categoria “Flexo print on paper and labels, UV ink, narrow web” con un sacchetto di carta per farina stampato nel corso di una produzione normale (non appositamente per il concorso, Ndr). Con lo stesso lavoro, nel 2017 avevamo vinto il primo premio alla competizione italiana BestinFlexo “per l’ottima coprenza del fondo e la buona risoluzione dell’immagine”. E non era una novità. Avevamo già ottenuto un primo posto ai BestinFlexo 2016 e 2015, e un secondo posto nella categoria su carta a banda larga agli FTA Europe Award del 2016. La nostra azienda, infatti, è orientata a un mercato che sa apprezzare la qualità della stampa flexo e questi concorsi sono uno stimolo a dare il meglio. Inoltre, certificano l’elevatissima qualità che siamo in grado offrire ai nostri clienti.

Quali aspetti della lavorazione hanno svolto un ruolo determinante?

Per il lavoro che ha vinto il Diamond Award sono stati sicuramente determinanti sia la prestampa sia la stampa. In prestampa vista la complessità del soggetto i nostri tecnici hanno deciso di lavorare con 7 colori – due pantone, tre neri e due grigi – per poter assicurare un’elevata coprenza con un nero molto intenso e allo stesso tempo mantenere dei testi molto piccoli e un’immagine in bianco e nero molto definita. Poi, durante la produzione abbiamo dovuto affrontare la difficoltà di stampare una fascia stretta su una macchina di grandi dimensioni (fascia 342 mm su luce macchina 1400).

E qual è stata la parte dei consumabili? In questi lavori avete utilizzato un tipo particolare di inchiostro? Se sì, quale e perché?

In lavori di così alta qualità le caratteristiche tecniche di substrato e inchiostro giocano un ruolo fondamentale. In questo caso si trattava di una carta monopatinata su cui abbiamo stampato con inchiostri ad acqua di Sun Chemical. Non abbiamo usato inchiostri particolari ma quelli che utilizziamo abitualmente per la produzione. Collaboriamo da molti anni con Sun Chemical perché i prodotti che ci forniscono sono di altissimo livello e ci permettono di operare in tutti i casi con la sicurezza di un buon risultato. Per questo specifico lavoro abbiamo usato anche due vernici di sovrastampa, una opaca e una lucida UV a spot, sempre a base acqua e sempre fornite da Sun Chemical.

La prestampa svolge dunque un ruolo cruciale nella qualità di stampa. Che processi e attrezzature mettete in campo? Quali sono i passaggi più delicati?

Tutta la fase di progettazione di un imballo stampato è cruciale per il buon raggiungimento del risultato. La nostra azienda ha un ufficio grafico interno che si occupa della prestampa e che collabora con i fornitori esterni degli impianti stampa.

Qual è stato il passaggio più difficile da realizzare con maestria?

Sicuramente il mantenimento a registro perfetto dei due neri con negativi sovrapposti per dare perfetta leggibilità ai testi che, in questo caso, sono di dimensioni molto piccole – e trattandosi di un imballo alimentare la leggibilità dei testi è un’esigenza fondamentale. Ma anche tenere a registro due fondi di vernici praticamente invisibili alla velocità di 300 metri/minuto è stato particolarmente sfidante. Diciamo che si è trattato di un lavoro che ci ha dato soddisfazione da molti punti di vista, permettendoci di mettere in campo competenze e una lunga esperienza che fa mestiere.